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Al via il primo Parenting program per genitori tossicodipendenti

Presentato oggi dalla Comunità di San Patrignano, è sostenuto da Ubs Optimus foundation e ha il patrocinio dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. L'iniziativa è dedicata ai bambini vittime di maltrattamenti emotivi a causa di padri e madri con storie di dipendenza dalla droga

di Redazione

Un Parenting Program tutto italiano. Al via una nuova ricerca volta ad analizzare un percorso di genitorialità appositamente studiato per padri e madri tossicodipendenti a favore innanzi tutto dei loro figli. A presentarlo la Comunità San Patrignano, titolare dell’iniziativa studiata in collaborazione e sostenuta dalla UBS Optimus Foundation, presso la sede dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, che ha voluto dare il suo patrocinio al progetto proprio per l’innovazione e per l’impatto che avrà sul metodo educativo, sul trattamento di genitori tossicodipendenti e quindi sul benessere dei loro figli, impegno comune in difesa dei diritti dei bambini.

L’iniziativa è volta ad intervenire a sostegno di quei bambini che possono aver subito maltrattamenti emotivi ed esser stati trascurati da genitori che hanno avuto una storia di tossicodipendenza. E’ riconosciuto che molti fra i figli di chi ha problemi di dipendenze presentano una serie di problemi fisici e psicologici, che oltre al gravissimo danno sul singolo, si traducono anche in costi pubblici correlati per lo Stato (per la salute, per i servizi sociali, per la scuola…). E’ per questo che la Comunità e i partner coinvolti nel progetto ritengono sia molto importante intervenire su questo tema.

Dei 1300 ragazzi residenti a San Patrignano che stanno affrontando un percorso di recupero dalla tossicodipendenza, ben 150 hanno figli, molti dei quali vivono fuori dalla Comunità, affidati al compagno/a o ad un familiare, mentre altri vivono all’interno di San Patrignano assieme al genitore in percorso. Purtroppo la maggior parte di questi bambini è stata vittima di maltrattamenti emotivi e di trascuratezza, e grazie alla Comunità può superare il passato e crescere serenamente, con la costante supervisione e specifiche attenzioni dello staff della struttura (pediatra, neuropsichiatra infantile, psicologi, educatori).

Per integrare e dare più forza all’impegno di San Patrignano su questo aspetto e per verificarne l’eventuale introduzione come metodo di lavoro, si è pensato all’introduzione di un Parenting Program, metodo di formazione per il miglioramento delle attitudini genitoriali, che si è già dimostrato, in altri Paesi, essere soluzione efficace di prevenzione degli abusi sui bambini. A oggi non esistono Parenting Program validati in Italia: l’iniziativa pertanto prevede la progettazione, l’implementazione e la valutazione del Parenting Program, indirizzato ad un target specifico, composto da genitori tossicodipendenti che stanno affrontando un percorso di recupero a San Patrignano. Il corso sarà progettato sulla base di ricerche in questo campo, importando dall’estero il metodo del Parenting Program (letteratura scientifica, studi, ecc.), con adattamenti alle specifiche esigenze. I risultati dell’intervento potranno diventare base di riferimento per nuovi programmi indirizzati a genitori tossicodipendenti, per migliorare il benessere dei loro figli.

Il progetto, il cui responsabile scientifico sarà il professore Roberto Maniglio, si svilupperà nell’arco di 24 mesi, con 4 fasi della durata di sei mesi ciascuna: progettazione, implementazione, valutazione e follow-up. I primi sei mesi comprenderanno la presentazione del progetto, la pianificazione del Parenting Program e la formazione dello staff. I sei mesi successivi saranno dedicati allo sviluppo del protocollo di ricerca, alla valutazione iniziale e all’implementazione del corso per i genitori. La terza fase includerà la valutazione dopo il corso, l’analisi dei dati raccolti e la loro disseminazione, mentre l’ultimo semestre sarà dedicato al follow-up: valutazione, analisi e disseminazione dei dati e conferenza finale.


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