Cooperazione & Relazioni internazionali

The Bike Project, una bici per i rifugiati

A Londra un team di volontari ripara bici abbandonate. E le regala a rifugiati e richiedenti asilo.

di Cristina Barbetta

The Bike Project è un nuovo progetto nato a Londra per aiutare rifugiati e richiedenti asilo.
Un team di volontari, meccanici e rifugiati ripara durante workshop settimanali biciclette di seconda mano che vengono poi regalate ai rifugiati.
Sono biciclette abbandonate, non più usate dai proprietari, che le donano al progetto.

I rifugiati partecipano ai workshop e aiutano a riparare le loro bici: vengono coinvolti attivamente, imparano le basi della manutenzione, creando legami di amicizia.
Perchè, come spiega Sarah Morpurgo, Project Coordinator di The Bike Project: «Queste persone fuggono dai loro Paesi non perché lo vogliano, ma perché devono. E il problema più grande che devono affrontare, specialmente a Londra, città molto frenetica, è l'isolamento».

«Lavoriamo con rifugiati che hanno visto cose terribili, peggiori di quelle che possiamo immaginare», spiega Jem Stein, Direttore e Fondatore di The Bike Project. «Utilizzano la loro bici da charity a charity, da un centro di accoglienza all'altro. E tuttavia vengono qui ogni settimana per fare sì che altri rifugiati abbiano le loro bici e possano beneficiarne come hanno fatto loro».
Chiunque può aiutare e contribuire a fare crescere il progetto. In vari modi: donando una bici, partecipando ai workshop come volontari (imparando così le basi della manutenzione), e anche sponsorizzando una bici: una donazione di 10 sterline al mese può permettere a un rifugiato di andare in bici in modo sicuro ogni anno.

Oltre a workshop per riparare le bici The Bike Project organizza un progetto pensato apposta per donne rifugiate, per insegnare loro ad andare in bici. Sono donne totalmente principianti che alla fine del corso (che si tiene una volta a settimana per 10 settimane) ricevono in dono una bici.

Da cosa nasce l'idea del progetto?
I richiedenti asilo non possono ottenere un lavoro e devono sopravvivere con un sussidio di 36 sterline alla settimana.
Una bici può fare una differenza enorme nella vita di un rifugiato, specialmente in una città come Londra in cui il trasporto pubblico ha un costo molto alto.
«E' una precondizione per sentirsi socialmente inclusi e integrati all'interno della società, e dà un grande beneficio alla salute fisica e mentale».
Per un rifugiato senza soldi per i mezzi di trasporto pubblici una bici è un modo sostenibile per raggiungere le risorse di cui ha bisogno: cure mediche, educazione, avvocati, charity che possono fornire cibo, supporto psicologico.
Ogni bici fa risparmiare 20 sterline alla settimana per le spese di autobus.Nel primo anno di attività di The Bike Project 300 rifugiati hanno ricevuto una bici, con un risparmio complessivo di 312,000 sterline.

La foto di apertura è di Spencer Platt/Getty Images.


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