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Economia & Impresa sociale 

Dalla Repubblica delle idee al Paese dei Balocchi

Dobbiamo tutelare il "mantenimento dell'ordine, la sicurezza e la legalità". Parole del sottosegretario Baretta che, nei prossimi giorni, dopo averne parlato oggi alla Commissione finanza della Camera, sarà ospite del quotidiano La Repubblica. Per far che? Per riaprire la delega fiscale, dicono in molti. E, così, far rientrare dalla finestra una riforma i cui termini di delega parlamentare sono scaduti e che la società civile ha messo alla porta

di Redazione

Al sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta proprio non va giù di aver mancato il bersaglio nella primavera scorsa.

L'occasione era ghiotta e, bisogna pur dirlo, Baretta deve avercela messa tutta. Sia come sia, la riforma del sistema dell'azzardo legalizzato italiano che gli era stata affidata dal Parlamento nell'ambito della delega fiscale è finita nel nulla. I termini sono scaduti e, trattandosi di una delega (ossia di un mandato del Parlamento) riaprirla significherebbe forzare non solo la logica e i tempi, ma la mano. Un piccolo colpo di coda, se non proprio di Stato…

Messa alla porta dall'incoerenza interna di un progetto affidato a continui rattoppi, da qualche mese dalle parti dei "delusi della delega" si tenta di far rientrare il tutto dalla finestra. Come? Con disegni di legge in carta carbone, che riprendono lo schema-Baretta o, ad esempio quello del senatore PD Mirabelli. C'è poi chi mormora che alla Camera sia già pronto un disegno di legge fotocopia.

Alla Camera, pochi minuti fa, è intervenuto lo stesso Baretta. Parlando in Commissione Finanze, Baretta ha dichiarato che la riforma del sistema dell'azzardo legale sarebbe cosa pressoché fatta.

Oltre alla solite sparate sul proibizionismo, Baretta ha di fatto parlato di tre ipotesi di lavoro:

1) la ripertura dei termini della delega scaduta;

2) il ricorso allla legge di Stabilità per l'introduzione di una tassazione sul margine;

3) la discussione di disegni di legge stile Volpe-Mirabelli-MisterX (il terzo nome lo potete mettere voi, noi vi diciamo solo che si compone di quattro lettere) che facciano rientrare il punto 1 dalla finestra.

La riapertura dei termini della Delega è il punto cruciale, a cui Baretta e chi lo sostiene sembra non vogliano rinunciare.

Anche per questo, il prossimo 18 ottobre Baretta sarà ospite del quotidiano La Repubblica nel corso della "Repubblica delle idee", dove discuterà in quel di Pescara, con Alessandro Pansa e Jaime d'Alessandro di "gioco responsabile".

Sul tavolo della discussione ci dovrebbe essere ben altro: ci dovrebbero essere le carte del rinnovo dei tre bandi (lotto, scommesse sportive e bingo) che stanno per scadere ma sui quali sembra vigere un segreto degno di Paracelso; ci dovrebbe essere la questione di una ricerca seria e indipendente sui danni e gli effetti dell'azzardo diffuso sulla popolazione italiana; ci dovrebbe essere la valorizzazione e non la demonizzazione strisciante delle esperienze virtuose delle regioni. Ci dovrebbe essere il divieto totale e assoluto di pubblicità e sponsorizzazione dell'azzardo e non quattro chiacchiere tra amici al circolo o al bar.

Solo dopo aver affrontato pubblicamente, chiaramente e democraticamente questi punti potrebbo dare lezioni di responsabilità a chicchessia…


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