Welfare & Lavoro

Fiopsd: è adesso il momento di un piano contro la povertà

Sono ancora 55mila le persone senza dimora in Italia, a Roma un convegno promosso dall'Alleanza contro la povertà in Italia ha tra gli obiettivi stimolare il governo al momento dell'avvio dell'iter della Legge di stabilità 2016 e sostenere la proposta per il Reis (Reddito di inclusione sociale)

di Redazione

Con un titolo che è anche un programma “Un piano contro la povertà. Adesso!” si è tenuto questa mattina un convegno che rientra tra le iniziative promosse dall’Alleanza contro la povertà in Italia (tavolo che raccoglie la partecipazione di diverse realtà del Terzo Settore e delle istituzioni per contrastare le situazioni di emarginazione sociale e di povertà). Al convegno al Palazzo della Cooperazione di Roma hanno partecipato associazioni e sindacati con l’obiettivo di stimolare il governo a un nuovo Piano nazionale contro la povertà, considerando anche l’imminente avvio dell’iter della nuova Legge di Stabilità 2016. Tra le richieste anche il sostegno alla proposta per il Reddito di Inclusione sociale (Reis).

Per la Fio.Psd (Federazione Italiana Organismi e Persone Senza Dimora), tra i promotori dell’Alleanza contro la povertà in Italia occorre sostenere ogni sforzo per definire obiettivi realizzabili immediatamente e condivisi: ma la manovra che, con ogni probabilità, verrà invece attuata dal Governo non prende in considerazione tutte quelle persone che vivono in stato di povertà assoluta. Secondo la Fiopsd del resto resta evidente la mancanza di una strategia complessiva nei confronti dell'indigenza e dell'esclusione sociale: in Italia si contano, secondo le più recenti indagini, circa 55mila persone senza dimora

La presidente della Fiopsd Cristina Avonto, riprendendo anche quanto detto nella recente nota del sindaco Fassino al ministro Poletti ha osservato che «Le persone senza dimora spesso vengono definite invisibili ma invisibili proprio non sono. Le vediamo ogni giorno agli angoli delle strade, lungo le ferrovie, nella metropolitana o nelle stazioni… Siamo noi che non le vogliamo vedere perché sono scomode, fanno paura, sono sporche… ma in realtà sono lo specchio della nostra società che esclude, che non è capace di sostenere le persone più fragili. Le misure di contrasto che saranno elaborate con la nuova Legge di Stabilità 2016, così come previsto, paiono un insufficiente strumento di contrasto alla povertà».

Insomma, per la federazione occorre trovare una mediazione e sostenere quanto più possibile tutte le misure di contrasto alla povertà che si possano realizzare sin da subito, attivando reti e sinergie locali e nazionali. In una nota Fiopsd spiega: «Stiamo parlando di “far agire insieme” i fondi nazionali con le politiche regionali e le programmazioni dei Comuni e i servizi del Terzo Settore per erogare finalmente i servizi per il contrasto alla povertà fra i quali le Unità di Strada, le Mense, i Ricoveri Notturni, ma soprattutto azioni concrete per togliere le persone dalla strada come le innovative politiche di Housing First. Solo così si contrasta la povertà in Italia, unico paese dell’Unione Europea, insieme alla Grecia e all’Ungheria, a non conoscere, ancora, politiche sociali destinate alla dignità dell’uomo».


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