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Sostenibilità sociale e ambientale

Ecco i segreti del contadino metropolitano

Se ne parla in un convegno giovedì 22 ottobre a Milano, organizza Fondazione Cariplo: a sorpresa "le zone a ridosso del capoluogo lombardo e di Roma sono tra le più importanti per l'agricoltura italiana". Confermato che sempre più giovani, indipendentemente dal percorso di studi, scelgono l'agricoltura

di Redazione

L’identikit del contadino metropolitano? Lo ha tracciato Valentina Cattivelli, ricercatrice indipendente e docente a contratto del Politecnico di Milano che presenterà giovedì 22 nel corso della conferenza Metropoli Agricole promossa da Fondazione Cariplo. Ci sono donne e giovani. La parità di genere è garantita, inaspettatamente forse, sul fronte dell’agricoltura.

Secondo la ricerca, al giugno 2015 sono 26.556 le aziende agricole in Lombardia, di cui circa 6mila si trovano nell’area metropolitana di Milano e nelle aree agricole limitrofe (Fonte: Infocamere, ottobre 2015).
Molte sono guidate da donne, praticamente la metà: 13.226 sono al femminile. Tuttavia nel territorio a ridosso della città di Milano sono solo il 20% le signore dell’agricoltura. Tanto che la ricerca arriva a indentificare un volto rosa dell’agricoltura lombarda ma meno pronunciato attorno alla città. Ne viene fuori un curioso identikit che mette in evidenza soprattutto un aspetto che forse molti ancora non conoscono: la città di Milano e le sue zone limitrofe sono tra le più importanti per l’agricoltura in Italia. Il che serve a stemperare forse, nell’opinione comune, quell’immagine di città industriale e di terziario. Infatti Milano, insieme a Roma, ambisce allo scettro di “comune più agricolo” d’Italia.

Tra gli agricoltori metropolitani i titolari di aziende agricole sotto i 29 anni sono intorno al 12% e c’è una timida crescita dei conduttori stranieri (Fonte Istat, 2014 su dati Censimento 2010). Una grande attenzione oggi le imprese la prestano verso le produzioni DOC/DOP: ben 13.443 in tutta la regione hanno guadagnato questo tipo di certificazione, di cui il 5% nell’area metropolitana e nelle aree agricole limitrofe. Si registra inoltre un trend interessante. Sempre più giovani, pur avendo un percorso di studi in ambito non agricolo, scelgono di dedicarsi all’agricoltura. E infatti si osserva che l’agricoltura diventa sempre più multifunzionale (non solo attività di coltivazione e di allevamento, ma anche iniziative sociali, energetiche e turistiche) e quindi richiede competenze trasversali.

Contadini si nasce quindi o si diventa? E proprio la domanda a cui cerca di dare risposta la ricercatrice, che osserva anche una crescita dell’informatizzazione (commercio elettronico, presenza di siti web, ecc.).
Fondazione Cariplo è impegnata attivamente nel settore Ambiente: nel 2014, per esempio, la Fondazione ha sostenuto 139 progetti per quasi 12 milioni di euro. Nelle ultime settimane è stato presentato il progetto Green jobs, che punta ad accrescere l’occupazione dei giovani con profili “green”, nonché a diffondere l’inserimento di competenze ambientali nelle aziende. E’ infatti previsto l’avvio di 150 tirocini extra-curricolari da parte di giovani fino a 29 anni presso imprese industriali, commerciali, di consulenza e organizzazioni del terzo settore in funzioni o attività green.


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