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#LaNostraScuola: 300mila euro per interventi di manutenzione partecipata

Apre oggi il bando di Mission Bambini e Fondazione CON il Sud: finanzierà interventi di manutenzione ordinaria nelle scuole del Mezzogiorno, realizzati dai genitori. Sosterrà i costi del materiale ma anche di assicurazioni, artigiani e iniziative di scuole aperte. Scadenza il 21 dicembre

di Sara De Carli

«Una scuola più bella è immediatamente una scuola più godibile, ridipingere le pareti di un’aula crea qualità»: Goffredo Modena, presidente di Fondazione Mission Bambini ne è tanto convinto che insieme a Fondazione CON il Sud lancia oggi la seconda edizione del bando #LaNostraScuola (scadenza il 21 dicembre 2015) per le scuole del Mezzogiorno. Il bando mette a disposizione 300mila euro per progetti di manutenzione ordinaria, presentati da associazioni di genitori: ciascun progetto potrà ricevere fino a 20mila euro, che serviranno prevalentemente per l’acquisto di materiali. Gli interventi dovranno essere svolti a titolo volontario dai cittadini e in primis dai genitori degli alunni della scuola, perché fra gli obiettivi c’è il «valorizzare la partecipazione delle famiglie al processo di riappropriazione e cura delle scuole come bene comune».

Presidente, perché questo bando?

L’edilizia scolastica in Italia non gode di buona salute: degli oltre 41.000 edifici scolastici statali, numerosi avrebbero bisogno di manutenzione ordinaria o straordinaria, come varie indagini statistiche hanno rilevato. Il Bando #LaNostraScuola non vuole sostituirsi o sovrapporsi alle varie iniziative governative in corso ma favorire la partecipazione di famiglie, volontari e cittadini al processo di riappropriazione e cura delle scuole come bene comune e la loro valorizzazione come luoghi di cittadinanza attiva.

L’anno scorso c’è già stata una esperienza in questo senso: come è andata?

Sì, l’anno scorso è stato una sorta di “bando sperimentale”: erano stati stanziati 50mila euro con cui abbiamo finanziato i progetti in cinque scuole – a Cutro, Foggia, Palermo e due a Napoli. I risultati sono stati positivi, sia perché è evidente che in strutture che non vengono tinteggiate da dieci anni il solo fatto di ridipingere le aule cambia letteralmente la qualità degli ambienti, sia perché c’è stata una grande attivazione dei genitori, che con un pennello in mano hanno riscoperto un valore sociale, la loro capacità di fare qualcosa di bello e buono insieme. Lo abbiamo visto anche nei 7 progetti che Mission Bambini ha sostenuto nelle scuole del resto d’Italia.

Il Governo ha attivato diversi interventi nel campo dell’edilizia scolastica…

Con 41mila e più edifici scolastici, c’è lavoro per tutti! Quello che voglio sottolineare però è che noi sosterremo solo interventi di manutenzione ordinaria, non di manutenzione straordinaria. La tinteggiatura delle aule, verniciatura di cancelli e recinzioni, pulizia del giardino, cambiare qualche rubinetto o serramento, sostituire le veneziane, ma anche provvedere ad arredi non didattici che possano arricchire le proposte fatte dalla scuola. I costi per lavori svolti da professionisti ed artigiani possono essere al massimo il 15% del budget complessivo e i costi per gli arredi il 20%. Il Bando ammette anche costi per la realizzazione di attività da svolgere in orario extrascolastico che valorizzino le scuole come luoghi di cittadinanza attiva e favoriscano la partecipazione della comunità (massimo il 15% del budget complessivo), come feste di quartiere, laboratori creativi, orti comuni, attività sportive, letture, proiezioni e quanto i cittadini, bambini in testa, vorranno proporre.

Chi deve proporre il progetto?

Il bando si rivolge alle organizzazioni non profit e in particolare alle associazioni di genitori, che devono presentare richiesta insieme al dirigente dell’istituto scolastico pubblico dove si intendono realizzare gli interventi, con sede in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna o Sicilia. Il finanziamento andrà a loro, non direttamente alla scuola. Proprio perché il Bando vuole promuovere la partecipazione, gli interventi dovranno essere svolti a titolo volontario e gratuito dai cittadini del territorio, in particolare dai genitori degli studenti ed eventualmente dagli studenti stessi, se maggiorenni. Vogliamo però dimostrare che dando ai genitori l’opportunità di intervenire concretamente e in prima persona, si possono raggiungere risultati significativi: rendere più puliti, decorosi e accoglienti gli ambienti scolastici, ma anche ridare fiducia alle famiglie e vincere la rassegnazione, alimentando speranza e senso civico.