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Terra dei Fuochi, più assistenza domiciliare per i cittadini

Fondazione Ant allarga la sua azione in questa zona esposta a rischio di patologie tumorali. Lo fa in collaborazione con il Consorzio Proodos e Csv Napoli e grazie al sostegno di Fondazione con il Sud e Prosolidar. Ecco i dettagli del progetto

di Anna Spena

Presente da 25 anni a Napoli, dove ha dato assistenza medico-sanitaria, gratuita e domiciliare a quasi 5mila malati di tumore, Fondazione Ant rilancia il proprio impegno a favore della popolazione campana, grazie a un programma che in tre anni permetterà di raggiungere sempre più pazienti con la sua équipe medico-sanitaria multidisciplinare e dare risposta alle tante richieste che arrivano da diverse zone della regione, in primis la Terra dei Fuochi.

Grazie al co-finanziamento di Fondazione con il Sud e all’importante contributo di Fondazione Prosolidar, insieme a partner come Csv di Napoli, Consorzio Proodos, Fondazione Massimo Leone, Ant sarà in grado di estendere e potenziare le proprie attività sul territorio: un milione di euro in un triennio è il valore complessivo del progetto, raggiunto anche grazie ad altre aziende donatrici, che consentirà di dare continuità alle attività di Ant già in essere sul territorio, aggiungere allo staff nuovi professionisti per attivare l’assistenza in altre zone – ricordiamo che i medici e gli infermieri Ant non sono volontari ma personale regolarmente retribuito – nonché offrire nuovi servizi ai pazienti oncologici e portare programmi di diagnosi precoce di diverse patologie nelle aree campane più bisognose.

«Finora Ant in Campania è sopravvissuta principalmente grazie al supporto delle Delegazioni Ant di altre regioni, cittadini che si sono “sentiti campani” e hanno contribuito fattivamente a sostenere una realtà che altrimenti non sarebbe potuta andare avanti», commenta il delegato Ant della Campania Oreste Baldassari. «Il sostegno di Fondazione con il Sud e Fondazione Prosolidar ci stimola a proseguire il nostro percorso su un territorio tanto difficile quanto bisognoso».

Il progetto è stato avviato ufficialmente nel settembre scorso, come risultato di un più complessivo impegno di Ant nei confronti del territorio campano, ai primi posti in Italia – stando agli studi dell’Istituto Superiore della Sanità – per incidenza tumorale. Dallo studio “Sentieri” condotto in 55 Comuni nelle province di Napoli e Caserta, emerge infatti un eccesso di mortalità per patologie tumorali – rispetto agli indici statistici – del 10% per gli uomini e del 13% per le donne nella provincia di Napoli e rispettivamente del 4% e 6% nella provincia di Caserta. A questo dato, si aggiunge talvolta la sconfortante e precaria situazione socio-economica che caratterizza il vissuto di numerose famiglie. Una vera e propria emergenza di fronte alla quale, già nella primavera 2015, Ant aveva avviato un percorso di graduale allargamento delle attività di assistenza da Napoli verso Caserta, realizzate grazie all’impegno di nuovi volontari al lavoro sul fronte della raccolta fondi e della sensibilizzazione, e al sostegno di altre realtà come Lottomatica.

«Abbiamo sempre tenuto duro, anche di fronte a oggettive difficoltà, perché sappiamo quanto Napoli e la Campania abbiano bisogno di esperienze come la nostra», commenta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione Ant. «Siamo quindi entusiasti di aver trovato partner che, come noi, hanno a cuore le persone. Grazie a Fondazione con il Sud e Fondazione Prosolidar, ai partner e ai sostenitori che con la loro generosità rendono possibile, oggi, annunciare non una chiusura ma un ampliamento, e ci consentono di portare sollievo, sostegno, cure, a casa dei tanti che, da molte parti della Campania e del Sud Italia, ci chiedono di non essere lasciati soli».

Ora il sostegno di Fondazione con il sud e Fondazione Prosolidar rende possibile un più incisivo intervento con l’inserimento di due nuovi medici e un infermiere nel corso dei tre anni: durante il primo anno sarà possibile estendere l’assistenza domiciliare a Torre del Greco, Torre Annunziata, Ercolano, Villaricca, Melito, Calvizzano e San Sebastiano; nel secondo anno sarà possibile infine accogliere anche le richieste di assistenza domiciliare in arrivo da Trecase, Boscotrecase, Massa di Somma, Marano e Mugnano, ampliando ulteriormente il raggio di intervento. Con il terzo anno si vedrà il consolidamento dell’intero progetto nelle nuove zone d’azione.

Contestualmente, con la collaborazione di Csv Napoli e Fondazione Massimo Leone, saranno attivati i progetti di prevenzione oncologica gratuita, con 11 giornate di visite mediche nel primo anno nel Comune di Melito e nell’area di Napoli, nella II e IV Municipalità – identificate come aree di fragilità sociale. L’attività di prevenzione proseguirà nel secondo e terzo anno con altre 20 giornate di visite di prevenzione gratuite.

A ulteriore beneficio dei malati di tumore e della loro qualità di vita, sarà attivato un supporto tutelare dei pazienti in assistenza con Ant. Grazie alla collaborazione con il Consorzio Proodos, infatti, le persone curate da Ant potranno ricevere a domicilio supporto socio-assistenziale come il servizio di igiene personale, svolto da operatori OSS del Consorzio.

Foto di Mauro Pagnano