Politica & Istituzioni

Disabilità: spunta l’emendamento che toglie accompagnamento e invalidità dall’Isee

Lo prevede un emendamento del senatore Molinari. Molti gli emendamenti che parlano di disabilità, a cominciare dalla ridefinizione del fondo per il Dopo di Noi, dai 70 milioni di euro annui chiesti per i servizi delle ex province per gli alunni disabili e la richiesta di dirottare sul Fondo Non Autosufficienza i 3 milioni stanziati nel 2013 per la sperimentazione Stamina

di Sara De Carli

Depositati gli emendamenti per la legge di stabilità (3.563 emendamenti), iniziato l’esame del provvedimento, ecco alcune ipotesi di intervento sull’articolo 25 e in particolare sul Fondo Dopo di Noi. Gli emendamenti all’articolo 25 – che ad oggi istituisce un fondo per il dopo di noi da 90 milioni di euro, uno per le adozioni internazionali di 15 milioni e alza di 150 milioni di euro il Fondo per la Non autosufficienza – iniziano alla pagina 124 del volume 6 degli emendamenti. Eccone una panoramica.

Buona l’idea ma qualche perplessità sullo svolgimento, poteva essere il giudizio su come è stato scritto l’articolo che istituisce il Fondo per il Dopo di Noi. Diversi emendamenti ci mettono mano agganciando quel fondo all’implementazione della Linea di intervento 3 del Piano di azione biennale per la promozione e i diritti delle persone con disabilità («era opportuno leggere quel documento prima di mettersi a scrivere una legge sulla disabilità», aveva osservato nei giorni scorsi Sergio Silvestre, presidente di CoorDown e membro dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità).

Un emendamento della senatrice Blundo innalza il fondo a 290 milioni di euro, la senatrice Fucksia lo vorrebbe a 150 milioni, diversi emendamenti riducono lo stanziamento del fondo come definito dall’articolo 25 attuale e spostano la quota rimanente su un fondo distinto dedicato all’implementazione della Linea di intervento 3 del Piano di azione biennale.

L’emendamento 25.10, che ha come prima firmataria la senatrice Dirindin, ridefinisce i possibili beneficiari del fondo, introducendo il fatto che la disabilità grave deve essere «non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità prive di sostegno familiare» (la stessa definizione della proposta di legge ad hoc che attende di essere esaminata dal Parlamento a inizio 2016), mentre l’emendamento 25.19, a firma Petraglia, chiede di scrivere nero su bianco che queste risorse «sono finalizzate prioritariamente per programmi di intervento volti alla deistituzionalizzazione e di supporto alla domiciliarità».

Come sempre, c’è chi inserisce nuove proposte, come una spesa triennale di 5,5 milioni di euro per l’ENS, per la costruzione del nuovo Centro di Autonomia della Persona Sorda a Roma (emendamento 25.21, Bianconi), o chi vuole aggiungere altre specifiche patologie alla lista degli interventi a sostengo di persone con disabilità, dopo il caso della Sla (lo fa l’emendamento 25.27 ad esempio per la sindrome fibromialgica), o quello che aggiunge un articolo sulla detraibilità delle spese per i collaboratori familiari (da portare in detrazione da patre dei famigliari nel caso in cui sia superiore alla capienza del reddito dell’invalido). Il senatore Comaroli (emendamento 25.34) introduce invece il fondo per il Prima di Noi, per un piano straordinario a sostegno delle famiglie che prendono in casa familiari anziani che necessitano di assistenza continua, chiedendo uno stanziamento di 200 milioni di euro e Centinaio (25.36) il fondo «Ascoltiamo il silenzio», sempre da 200 milioni, per interventi mirati a persone con disturbi dello spettro autistico, oppure l’ok per una sperimentazione con staminali neurali umani su pazienti con Sla (25.42).

C’è anche chi si è ricordato del pasticcio del passaggio di competenze delle ex province in materia di trasporto scolastico e assistenza degli alunni con disabilità: l’emendamento 25.39 chiede un controbuto di 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 (a firma Bignami) e a tal proposito ricordiamo che il decreto di riparto dello stanziamento di 30 milioni di euro per il 2015 non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e quindi neanche quei soldi (il 26% della spesa media reale) sono di fatto disponibili. Altri 100 milioni all’anno vengono chiesti per avere insegnanti di sostegno nelle scuole paritarie (emendamento 25.72). La senatrice Cattaneo (emendamento 25.43) chiede che i 3 milioni di euro vincolati nel 2013 dal Decreto Balduzzi per la sperimentazione del metodo Stamina vengano destinati a incrementare il Fondo per la Non Autosufficienza.

Infine l’emendamento 25.0.10, a firma Molinari (ex M5S), è semplice e diretto: «a decorrere dal 2016 le indennità di accompagnamento e le pensioni di invalidità sono escluse dal calcolo dell’ISEE». Chissà.


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