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Politica & Istituzioni

Legge di stabilità, due ottimi emendamenti per il non profit

Due proposte emendative al testo potrebbero introdurre facilitazioni per le assicurazioni dei volontari e uno sconto sulle tariffe Siae. Ecco di che cosa si tratta

di Gabriella Meroni

Due emendamenti inseriti nella Legge di stabilità permetteranno, se approvati, di sanare alcuni problemi che da tempo affliggono il mondo del non profit. Si tratta nel primo caso (grazie a un emendamento del governo) dell’annosa questione dei volontari impiegati da amministrazioni pubbliche per mezzo di organizzazioni di volontariato, le quali amministrazioni, spesso a corto di fondi, non riescono in molti casi a ottemperare all’obbligo di assicurazione. Il secondo emendamento, proposto da tre senatrici del gruppo Misto, riguarda la Siae e propone una riduzione dei proventi a essa spettanti per esecuzioni di opere (coperte da diritti d’autore) che avvengono presso le sedi di una serie di enti non profit, oltre a un’esenzione per gli stessi diritti a favore dei centri anziani.

Ma vediamo quali novità introducono i testi normativi. «Quando una organizzazione di volontariato ha una convenzione con un ente pubblico, secondo l’art 7 comma 3 della legge 266/91 l’amministrazione pubblica è obbligata a pagare l’assicurazione per responsabilità civile, infortuni e malattie dei volontari impiegati nell’ambito delle attività oggetto della convenzione», spiega il consulente esperto di non profit Carlo Mazzini. «L’emendamento prevede che nel caso i volontari siano soggetti beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito, detenuti e internati, o stranieri richiedenti asilo, sia l’Inail a dover sostenere l’onere della copertura degli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni». Negli altri casi rimane l’obbligo delle amministrazioni, mentre nulla si dice della responsabilità civile verso terzi.

Per quanto riguarda la proposta di “sconto Siae” – idea che sarà benvenuta soprattutto per le casse delle piccole associazioni, spesso tenute a esborsi notevoli anche per iniziative di piccolo calibro – Mazzini rileva tre problemi: la coesistenza nel testo dei termini “proventi spettanti alla SIAE” e “imposta dovuta alla SIAE”; il pleonasmo “Onlus e organizzazioni non lucrative di utilità sociale” (che sono la stessa cosa), ma soprattutto la previsione di riduzioni solo per le esecuzioni «destinate ai soli soci e invitati e sempre che non vengano effettuate a scopo di lucro». «Chi sono gli invitati? L’evento è privato o aperto al pubblico?», chiede giustamente Mazzini. `«Sarebbe meglio estenderlo a tutti gli eventi, anche perché è un buon suggerimento da sussurrare ai colleghi parlamentari che si stanno interessando alla riforma del Terzo Settore, alla Commissione I del Senato».


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