Media, Arte, Cultura

18 dicembre, il giorno dei generativi

Lanciata la prima Giornata della generatività sociale, promossa dall’omonimo Archivio e da Vita. Si terrà a Milano. Non sarà un convegno, ma una condivisione di percorsi e di esperienze

di Giuseppe Frangi

L’immagine di un cielo di Van Gogh i cui vortici suggeriscono un movimento vitale e morbido che avvolge e si espande, ma mai con (pre)potenza. È il movimento della “generatività sociale”, un fenomeno che sta segnando la realtà di un paese come il nostro, in uscita da una crisi profonda e alla ricerca di una strada affidabile su cui impostare il proprio futuro.

«La generatività è un modo di pensare e di dare significato all’esistenza, che si traduce coraggiosamente in un’azione creativa, realizzativa e contributiva», spiegano Mauro Magatti e Chiara Giaccardi nel loro pamphlet “Genrativi di tutto il mondo unitevi”, pubblicato da Feltrinelli. Magatti e Giaccardi sono tra i promotori da qualche anno di un Archivio della generatività: un luogo di narrazione di esperienze, ciascuna a suo modo paradigmatica, che hanno saputo reinventare la tradizione, hanno prodotto valori e significati, hanno saputo affrontare le sfide della contemporaneità in modo generativo.

L’Archivio ha raggiunto quest’anno i 100 casi e per l’occasione ha lanciato un appuntamento pubblico a Milano, per il prossimo 18 dicembre (Umanitaria, Salone degli Affreschi, ore 17).

“Gener/azioni. La prima giornata della generatività sociale”, questo è il titolo della giornata, promosso dall’Archivio e da Vita, con il sostegno del Gruppo Unipol. «Non sarà un convegno», sta scritto nell’invito, «ma un'occasione per rivedersi e condividere i nostri percorsi, una vera festa in cui dieci esperienze scelte tra le 100 racconteranno in modo creativo e coinvolgente la loro avventura». E non a caso l’immagine della tela di Van Gogh è stata scelta a simbolo della Giornata, per quella sua energia coinvolgente, così persuasiva e trascinante.

Sul palco saliranno dieci esperienze che fanno parte del tesoro dell’Archivio per raccontare ciascuna, attraverso la presentazione di un oggetto simbolo della loro attività, la loro esperienza di generatività. Non mancheranno, a dare la loro voce, tutti gli animatori di questo percorso, a cominciare da Chiara Giaccardi e Mauro Magatti, Luigino Bruni, Johnny Dotti, Patrizia Cappelletti, Tiziana Ciampolini e tanti altri…


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