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Sinergie solidali all’Hub migranti tra imprese, volontari e istituzioni

Dalle aziende donati beni per oltre 520mila euro a Terre des Hommes. All'hub della stazione Centrale, gestito da Progetto Arca, inaugurato il locale docce arredato da Ikea che si è occupata anche di altre stanze. Un'accoglienza corale che da luglio scorso ha aiutato oltre 30mila profughi in transito

di Antonietta Nembri

Un incontro corale quello che oggi a Milano, all’Hub migranti della stazione Centrale, ha visto l’inaugurazione ufficiale degli spazi doccia e spogliatoio arredati da Ikea. E a rendere plastica l’idea di questa coralità è una parata di magliette e pettorine esposte all’ingresso dei nuovi locali conquistati all’accoglienza. In un corridoio si possono vedere le pettorine di Progetto Arca, l’organizzazione che gestisce e coordina i tanti interventi, accanto a quelle di Terre des Hommes, di L’Albero della Vita e poi Save the Children i City Angels, Banco Alimentare, i volontari del Comune e anche una maglietta di un’organizzazione svizzera. E poi ci sono i medici dell’Asl, i volontari di Informatici senza Frontiere… per non contare i tanti cittadini di Milano che fin dall’inizio dell’emergenza hanno donato qualcosa.

Dagli spazi dell’Hub sono passati, da luglio di quest’anno circa 30mila persone, uomini, donne bambini in fuga. Dall’inizio dell’emergenza due anni fa da Milano sono transitate oltre 84.500 persone, il 99% di loro ha proseguito il viaggio verso il nord Europa, ricorda Alberto Sinigallia di Progetto Arca.

L’Hub sono circa 1500 mq di Grandi Stazioni, i locali messi a disposizione del Comune sono stati poi arredati da Ikea, ultimo in ordine di tempo lo spazio docce inaugurato oggi, lunedì 23 novembre. «Un momento per ringraziare le aziende che ci hanno aiutato» ha sottolineato Paolo Ferrara di Tdh. Basti pensare che il valore delle donazioni ricevute dalle aziende supera i 520mila euro. Da parte sua il responsabile Csr di Ikea Italia, Valerio Di Busso ha ricordato come «un posto bello trasmette dignità».

A portare la voce del Comune di Milano l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino che si è augurato che quello di Milano «diventi un modello». Majorino sottolineando il momento di emergenza terrorismo di questi giorni ha ricordato come «fare bene l’accoglienza è un contributo utile a tutti».
«Questo spazio è bellissimo. In questi mesi abbiamo dimostrato come sia cresciuta l'azione di sostegno e di prima accoglienza dei migranti», ha detto Majorino e nel ringraziare FS e Grandi Stazioni ha aggiunto «è straordinario il loro impegno, non tanto per togliersi il problema dal mezzanino, dove sono stati accolti i migranti all'inizio, ma per l'azione sociale. Terre des hommes ha sviluppato azioni concrete con soggetti privati e aziende che non si sono girate dall'altra parte. L'accoglienza diventa piacevole se la togliamo dalla dimensione emergenziale e rispettiamo la dignità della persona». L’assessore alle Politiche sociali ha poi accennato all’avvio del Piano freddo «Proseguiamo in questi giorni con i senzatetto. Stiamo mettendo in campo 2.700 posti, erano 1.248 nel 2011, quindi sono più che raddoppiati", ha concluso l'assessore.

«Il nostro percorso arriva da lontano, dalla Siria. Se siamo qui, i nostri modelli di aiuto ai Paesi in via di sviluppo non hanno funzionato bene», ha osservato Donatella Vergari, segretaria generale di Terre des Hommes Italia. «I minorenni sbarcati in Italia sono 17mila, 10mila di loro non sono accompagnati. Milano è la nostra città, qui abbiamo la nostra sede italiana e non potevamo non essere attivi qui. Da giugno ci siamo attivati su Milano e qui abbiamo trovato una cordata nelle aziende che hanno risposto in modo incredibile. E grazie a Ikea abbiamo reso questo luogo più bello. Anche gli svizzeri della nostra federazione hanno ammirato questa inziativa». Ha poi ricordato che dal 2011 a oggi Tdh non ha ricevuto un solo euro pubblico.

Ha parlato di sinergie Fabrizio Torella, responsabile delle attività sociali di Fs, sottolineando come «le Ferrovie dello Stato sono protagoniste di welfare con i 15mila mq di immobili messi a disposizione per il sociale. La sinergia promossa dal Gruppo FS Italiane tra istituzioni, il Terzo settore e altre imprese pubbliche e private è il modello italiano all'inclusione sociale che FS Italiane propone anche in chiave europea per coniugare al meglio la solidarietà con la sicurezza delle stazioni».

Da parte sua Alberto Sinigallia di Progetto Arca si è augurato che l’hub possa diventare un vero e proprio «polo sociale per la città di Milano, attento alle esigenze dei più deboli ed emarginati», ha poi reso pubblico un suo sogno «aprire le docce anche ai senza dimora. Qui accanto c’è il centro diurno di Exodus, gli arrivi dei migranti sono soprattutto al pomeriggio, al mattino c’è spazio per poter fare una ventina di docce. Gli spazi poi ci sono: dietro a queste porte poi ci sono altri 1400 mq…».

Presente all’inaugurazione anche il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza che dopo i ringraziamenti a Terre des Hommes, in particolare per la sua azione attravero il progetto Faro (avviato nel 2011 a Lampedusa e attivo in Sicilia con team per il supporto psicologico e psicosociale del minori stranieri non accompagnati) ha voluto cogliere l’occasione per fare un appello a parlamento e governo perché si arrivi a una legge nazionale sull’accoglienza «manca un sistema nazionale e Milano è un modello da seguire: non c’è una delega, ma una sinergia ta amministrazione e Terzo settore»

Nella gallery lo spogliatoio riarredato da Ikea Foto Diego Zanetti

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