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Milano: la Casa della Carità compie 11 anni

L'istituzione voluta dal cardinale Martini ha accolto oltre 2.700 persone in difficoltà di 95 nazionalità differenti dall’inizio delle attività, il 24 novembre 2004. Sempre all'insegna del binomio ospitalità-diritti

di Gabriella Meroni

Oltre 2.700 persone in difficoltà di 95 nazionalità differenti accolte dall’inizio delle attività. 220 solo nel 2015, cui vanno aggiunti gli 130 abitanti degli appartamenti gestiti dalla Fondazione a Milano e i 352 profughi ospitati a Bruzzano dalla parrocchia della Beata Vergine Assunta quest’estate. E poi, nei primi undici mesi di quest’anno, 819 persone seguite dallo sportello legale (tra cui oltre 600 tra richiedenti asilo e rifugiati) e oltre 2.000 visite mediche, circa 400 visite psichiatriche e altrettante sedute di psicoterapia effettuate gratuitamente.
Sono alcuni dei numeri con cui la Casa della carità si appresta a vivere il suo undicesimo anniversario. La Fondazione, voluta dal Cardinal Martini, è stata inaugurata proprio il 24 novembre 2004 e oggi ricorda quella data con un incontro intitolato “Praticare l’ospitalità, promuovere i diritti”, in programma alle ore 18.00. “Approfondiremo insieme il binomio, per noi inscindibile, ospitalità-diritti”, spiega don Virginio Colmegna. “Vogliamo interrogarci su come portare avanti ogni giorno un’azione sociale che sia davvero promotrice dei diritti delle persone più fragili e in difficoltà. In un frangente storico in cui rischia di prevalere la mera gestione, l'assistenzialismo o, a volte, l’affarismo interessato ci sembra una riflessione importante e necessaria”.
Nel corso della serata, dialogheranno insieme al presidente della Fondazione, la vice sindaco di Milano Francesca Balzani, Livia Pomodoro, presidente del Milan Center fof Food Law and Policy, monsignor Gianni Zappa, assistente unitario Azione Cattolica Ambrosiana e lo scrittore e giornalista Piero Colaprico.
Giovedì 26 novembre, a concludere il programma per l’anniversario 2015 sarà un evento artistico, donato alla Casa della carità da una realtà culturale del territorio con cui la Fondazione collabora da tempo. Il Teatro Officina, infatti, dalle ore 21, sarà di scena nell’auditorium di via Brambilla con il suo ultimo spettacolo “L’ultima cena_La cena degli ultimi”, dedicato al tema dell’alimentazione e della mancanza di cibo.

Foto di Ugo Zamborlini


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