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Sanità & Ricerca

Quanto “pesa” la speranza nella cura? Il live streaming del convegno

Oggi dalle 14.30 la diretta dall'Istituto Nazionale dei Tumori il convegno “Cura della speranza, speranza nella cura” con la presentazione dello studio “Hope in cancer patients: the relational domain as a crucial factor”

di Redazione

Guardare oltre. Oltre la malattia, oltre la sofferenza, oltre l’incognita del futuro. A questo serve la speranza, elemento chiave in un percorso di cura, in particolare quando si è costretti ad affrontare la diagnosi e il trattamento di un tumore.

Ma quanto “pesa” la speranza nel tortuoso percorso di cura della malattia e quanto risulta efficace la cura se supportata da una buona dose di speranza? Molto, forse più di quanto ci possa suggerire il senso comune. A rivelarlo è una ricerca che ha suscitato molto interesse in ambito scientifico a livello internazionale, pubblicata a inizio estate su Tumori Journal (TJ) e oggi, dalle 14.30, al centro del convegno “Cura della speranza, speranza nella cura” che si svolgerà nell’aula magna dell’Istituto Nazionale dei Tumori.

Qui la registrazione del Convegno

Lo studio “Hope in cancer patients: the relational domain as a crucial factor”, ha coinvolto 320 pazienti dell’Istituto Nazionale dei Tumori ed è stato condotto da un’équipe di lavoro multidisciplinare composta da oncologi, statistici, psicologi clinici e –novità – da un sacerdote ospedaliero, don Tullio Proserpio (nella foto) della cappellania ospedaliera della Fondazione IRCCS – Istituto Tumori di Milano, da molti anni impegnato accanto ai malati di tumore.

Il lavoro scientifico, che nei prossimi mesi verrà replicato su un altro campione di pazienti a Houston, in Texas, al Methodist Hospital Research Institute, conferma la correlazione determinante tra speranza e qualità della vita in ambito oncologico e dimostra che, oltre alla componente clinica, psicologica e sociale, anche quella religiosa, o meglio spirituale, assume un ruolo fondamentale.


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