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Di quali associazioni mi fido? A Verona ci mettono il marchio

Si chiama Merita Fiducia, l'hanno inventato quelli del Csv ed è stato ottenuto finora da trenta associazioni sul territorio. E’ riconosciuto anche nel mondo del profit e permette di generare collaborazioni e anche ottenere finanziamenti. Un esempio da copiare

di Gabriella Meroni

Una certificazione etica, un vero e proprio marchio che vuol dire qualità, trasparenza e rendicontazione e migliora complessivamente l'intera gestione dell'associazione che intraprende e ottiene l'iter di accreditamento. Stiamo parlando di Merita Fiducia, il marchio ideato nel 2009 dal Centro Servizio per il Volontariato di Verona che finora è stato ottenuto da 30 associazioni sul territorio. Il punto sulla certificazione è stato fatto in un convegno durante il quale sono stati consegnati gli attestati (nella foto alle organizzazioni di volontariato che hanno concluso l'iter di accreditamento e di rinnovo biennale di Merita Fiducia.

Promosso dalla Federazione del Volontariato di Verona, ente gestore del Centro Servizio per il Volontariato della città, il marchio viene assegnato dopo una valutazione rigorosa da parte di un comitato indipendente – presieduto da Luigi Angelino e composto da Alessandro Lai, docente di Economia all'Università degli Studi di Verona, Mario Ferrarese, auditor per i sistemi di qualità e valutatore – e il suo rinnovo biennale permette un continuo monitoraggio delle associazioni, favorendo il supporto alla loro crescita.

Come messo in luce nel corso del convegno, il marchio è dunque un valore conosciuto e riconosciuto anche dal mondo del profit. Un esempio è il bando "Solidarietà Locale Merita Fiducia", co-finanziato dalla Banca Popolare di Verona, che ha rinnovato anche per il 2015 il proprio sostegno, condiviso con il CSV e rivolto alle Organizzazioni di Volontariato della provincia di Verona, alle organizzazioni in possesso del marchio. "Intendiamo così premiare le iniziative delle associazioni che hanno avuto la lungimiranza e la capacità organizzativa di strutturare la propria attività, rendendola sempre più trasparente e in coerente sinergia con le attività del CSV", spiega Stefano Semolini, Responsabile Segreteria e Relazioni Territoriali Banca Popolare Verona.

La componente innovativa di questa certificazione – informano dal Csv veronese – è che chiama l'associazione a percorrere un processo in grado di migliorare qualitativamente essa stessa, la sua gestione interna e le attività che svolge. "Insieme alla importantissima cultura del fare, queste associazioni diffondono una cultura di trasparenza, di fare bene, di rendicontazione", analizza Alessandro Lai, membro del Comitato Valutativo. Obiettivo dell'iniziativa, pensata per essere accessibile anche alle associazioni medio-piccole, è dunque di facilitare questi processi attraverso prassi e procedure precise, e con il proposito di agevolare la fidelizzazione dei singoli donatori, delle imprese del territorio, ma anche degli stessi volontari e della rete sociale dell’associazione certificata.


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