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Oncologia pediatrica: è vera priorità per l’Europa?

Presentato a Bruxelles il Piano Oncologico Europeo per bambini e adolescenti, che contiene importanti indicazioni su terapie, ricerca e qualità della vita. A commentarlo è il presidente di Fiagop, Angelo Ricci

di Gabriella Meroni

Cure innovative, uguale accesso alle terapie, qualità della vita dei guariti: sono questi alcuni punti contenuti nel Piano Oncologico Europeo per bambini e adolescenti, presentato al Parlamento di Bruxelles lo scorso 18 novembre, alla presenza di diversi rappresentanti di associazioni europee. Tra loro c'era anche il dottor Angelo Ricci, presidente di Fiagop: «Si tratta di un piano predisposto dalla Siope, la società europea per l'oncologia pediatrica, in collaborazione con il CCI, ovvero il network dei genitori, il che mi sembra una cosa positiva», dice a vita.it.
Il Piano è raccolto in un testo di quasi cinquanta pagine, ricco di dati e informazioni, che può essere sinteticamente riassunto in sette punti: l'introduzione di cure innovative (farmaci, tecnologie) sicure ed efficaci nelle terapie multidisciplinari standard; il miglioramento della conoscenza biologica dei tumori pediatrici per accelerare il trasferimento dei risultati di laboratorio al letto del paziente; garantire uguale accesso alle cure in tutti i Paesi europei; tenere conto delle particolari esigenze dei malati adolescenti e giovani adulti; affrontare il problema della tossicità dei trattamenti e dei loro effetti a lungo termine per migliorare la qualità di vita dei guariti; approfondire le conoscenze sulle cause dei tumori infantili e mettere in piedi un piano di prevenzione laddove sia possibile.
«Tutto questo dovrà avvenire attraverso alcuni aspetti chiave», continua Ricci, «come per esempio un migliore coordinamento della ricerca, il rafforzamento della collaborazione con i rappresentanti di pazienti, genitori, guariti, così come con gli oncologi degli adulti, con l’industria farmaceutica e, infine, il miglioramento dell’informazione e della comunicazione sui temi dell’ematoncologia pediatrica». ll problema di fondo, però, sottolinea il presidente di Fiagop, è «se l'oncologia pediatrica sia veramente una priorità per la Commissione Europea», come hanno sottolineato anche alcuni relatori a Bruxelles. «Comunque, l'incontro ha mostrato una grande compattezza e condivisione tra mondo scientifico e associazioni nel porre all’attenzione della politica, a livello europeo, i temi e i problemi sul tavolo e le proposte concrete per dare a tali questioni le giuste risposte», conclude Ricci. «A livello nazionale, sta a noi tutti di impegnarci perché le proposte non restino sulla carta».
Fiagop sta lavorando alla versione italiana del Piano per renderla disponibile a tutti. Al momento si può trovare in inglese qui.