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La Focsiv premia il volontariato senza confini

È un medico bresciano Alessandro Manciana il Volontario internazionale 2015, in missione in Bolivia con il progetto "Una goccia di salute". Novità di quest'anno il premio Giovane Volontario europeo assegnato a Enrica Giovanna Miceli. Due menzioni: all'angelo dei migranti Nawal Soufi e a Laura Battistin che opera in Cina

di Antonietta Nembri

Costruire relazioni di pace, far crescere laboratori di fraternità a partire dall'impegno personale, talvolta nell'anonimato, verso l'altro, le proprie comunità e quelle più lontane, per la cooperazione tra i popoli a beneficio dello sviluppo integrale dell'uomo: è questa la passione comune premiata oggi in occasione del XXII Premio del Volontariato internazionale promosso dalla Focsiv – Volontari nel mondo. Ormai tradizionale appuntamento in occasione della Giornata mondiale del volontariato (indetta dalle Nazioni Unite il 5 dicembre) quest’anno con due novità: accanto al riconoscimento Volontario internazionale la decisione di premiare anche un Giovane Volontario europeo e il conferimento di due menzioni speciali.

Questo premio da ventidue anni rappresenta la storia del volontariato italiano e delle persone che lo compongono, persone sempre più preparate culturalmente e tecnicamente ma animate sempre dagli stessi ideali e valori delle prime edizioni.

«A pochi giorni dall'apertura della Porta Santa di Roma, nell'Anno Santo della Misericordia, questo importante riconoscimento della più Alta carica dello Stato non solo ci gratifica e ci rende orgogliosi, ma riconosce il ruolo sociale che il volontariato, soprattutto cristiano, ha in questo Paese, un ruolo che va oltre l'impegno civico poiché è arricchito dal senso misericordioso del dono, non del superfluo, ma di se stessi» ha dichiarato Gianfranco Gattai, presidente della Focsiv durante il convegno Volontariato internazionale e agricoltura familiare dopo la Laudato Si’ che ha preceduto la consegna del premio in riferimento al conferimento al Premio della Medaglia del Presidente della Repubblica.

«Siamo tutti chiamati ad andare al di là dei gesti di generosità verso gli altri, vicini o lontani che siano, non dobbiamo mai perdere di vista la domanda sui cui si fonda il nostro stesso lavoro: i motivi e le origini di queste povertà. Il volontariato internazionale è risposta alle diseguaglianze del nostro tempo; uomini e donne in grado di avvicinare persone, di costruire solidi ponti di fratellanza universale, in una prospettiva di pace e di ecologia integrale. In tal senso, va letta anche la nostra scelta di premiare un giovane del Servizio Volontario Europeo, che rappresenta i tanti ragazzi con i quali costruiamo percorsi di crescita e di valori, affinché sviluppino il desiderio e le capacità di essere pienamente cittadini del Mondo, espressione di cittadinanza attiva e parte più viva di una Chiesa attenta e presente», ha spiegato ancora Gattai.

Ma chi sono le tre donne e un uomo che oggi sono stati indicati come i volti e i cuori di chi è accomunato dall’impegno per costruire relazioni di pace, giustizia sociale e solidarietà internazionale?

Il Premio Volontario Internazionale Focsiv 2015 è andato ad: Alessandro Manciana, 43 anni medico pediatra da 10 anni in Bolivia con la sua famiglia, una lunga esperienza di volontariato in ambito sanitario in Sud America, oggi impegnato con Celim Bergamo per la salute delle popolazioni dell'area rurale dell'altopiano boliviano. A consegnarlo Paolo Ruffini, direttore di TV 2000.

La prima edizione del Premio Giovane Volontario Europeo Focsiv è andato a Enrica Miceli, 31 anni laureata Relazioni Internazionali e un Diploma di perfezionamento post-laurea alla Scuola di Politica Internazionale e Cooperazione allo Sviluppo spices- focsiv è stata volontaria con il Servizio Volontario Europeo con Auci per un anno in India a fianco delle donne e dei bambini nello Stato del Kerala, a consegnare il premio l'onorevole Silvia Costa.

Le due menzioni sono andate a Laura Battistin, giovane volontaria Iscos, Ong promossa dalla Cisl e socio Focsiv, vive in Cina dal 2008 dove opera per la difesa dei diritti dei lavoratori insieme a organizzazioni cinesi; e a Nawal Soufi "l'angelo dei profughi" punto di riferimento per migliaia di persone che la chiamano dai barconi sul suo cellulare per chiedere aiuto, per sopravvivere al viaggio della disperazione nel Mediterraneo, per un consiglio, per non cadere nelle mani del racket degli “scafisti di terra”.

Alessandro Manciana inaugura l’attività di volontariato esercitando la professione di medico sin dal 2004, all'Ospedale di Chacas e Yanama dipartimento di Huaraz in Perù, poi nel 2006 negli ambulatori territoriali della missione cattolica “Parroquia Virgen de Natividad” Santiago de Huata, a La Paz, e come direttore dell’Hospital Aymara Escoma di La Paz fino al 2013. Con la moglie boliviana e il figlio, si reca nuovamente in Bolivia nel 2014, come capo progetto per “Una goccia in Salute” che ha come obiettivo principale quello di sviluppare, migliorare e di “prendersi cura dei pazienti” nell’area rurale della Diocesi di El Alto in forma completa, con visite domiciliari mensili, con il coordinamento e l’appoggio alle realtà sanitarie già esistenti della Chiesa Cattolica e dello Stato Boliviano, coinvolgendo parroci, diaconi, catechisti, missionari laici, personale sanitario e autorità originarie che vivono e lavorano in nove parrocchie della Diocesi.

Enrica Giovanna Miceli dopo aver trascorso un anno di servizio civile a Mumbai, in India. In seguito, con il Servizio Volontario Europea è stata per un anno Thodupuzha nello Stato indiano di Kerala. Questa esperienza le ha permesso di crescere personalmente, ma, sopratutto, professionalmente rafforzando le sue competenze ed abilità. Si è impegnata in un contesto difficile, si è “messa in gioco”, ha contribuito al miglioramento dei servizi offerti dalla Mother & Child Foundation a donne e bambini vulnerabili. Quello della giovane viene definito un esempio dell’impegno dei giovani volontari in contesti difficili, portando avanti valori preziosi quali cittadinanza attiva europea, tolleranza, sviluppo, giustizia, solidarietà e pace.


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