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Sicilia: salta l’incontro con il non profit, la Regione blinda i fondi sociali

Si aggrava la crisi nell'isola: l'assessorato al Bilancio rifiuta di sedersi al tavolo con le centrali cooperative, e intanto il sistema informatico che sovrintende ai pagamenti va in tilt. Se non sarà ripristinato entro domani, la Regione dovrà restituire centinaia di milioni all'Europa

di Gabriella Meroni

Si aggrava la vertenza che oppone il terzo settore siciliano e il governo regionale sulla questione dei rimborsi dei fondi sociali europei 2007-2013. Dopo la denuncia delle centrali cooperative, che hanno parlato di rischio default per il sistema a causa dell'improvvisa richiesta della Regione di anticipare il 50% dei fondi ancora da ricevere, oggi doveva tenersi un incontro tra i rappresentanti di Federsolidarietà e Legacoop sociali alla Commissione Bilancio di Palermo, riunione che però è saltata proprio in queste ore a causa di «urgenti e concomitanti lavori d'aula». «E' l'ennesima presa in giro», commenta la presidente di Federsolidarietà Giusi Palermo. «Siamo ormai diventati lo zimbello di tutta Italia, e non certo per colpa dei siciliani, ma di chi ci governa».
Ma un'altra vicenda kafkiana si sta svolgendo in queste ore al Palazzo dei Marescialli di Palermo. Da ieri 22 dicembre infatti il sistema Sic della Regione siciliana, programma informatico gestito da Sicilia e-servizi, è bloccato. Un guasto che potrebbe costare caro all'amministrazione: il 24 dicembre, infatti, è l'ultimo giorno utile per spendere proprio i soldi dei fondi europei del programma 2007-2013. Se entro questa data i pagamenti per i vari progetti realizzati non saranno materialmente effettuati, il denaro tornerà all'Unione europea e sarà la Regione a dover tirar fuori le somme dalle proprie tasche. I vari dipartimenti, spiegano alcuni funzionari, ricevono gli ordini di accreditamento, ma non possono trasmettere alla banche i mandati di pagamento perché il sistema non funziona. E sebbene il presidente Rosario Crocetta abbia annunciato poco fa che il sistema è stato ripristinato, in base a quanto riferito a vita.it da cooperatori presenti nella sede della Regione per seguire gli sviluppi della vicenda, ancora nessun pagamento è materialmente partito. Si tratta, secondo molti osservatori, della crisi più grave mai attraversata dal non profit siciliano, che attende col fiato sospeso di capire quale sarà il proprio futuro.


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