Cooperazione & Relazioni internazionali

A Colonia la polizia che ci stava a fare?

Cento donne aggredite da gruppi di immigrati a Colonia. Forze dell’ordine inattive: eppure c’erano 75 agenti. Intervista a Maurizio Ambrosini: «C’è stata una strumentalizzazione dei fatti, un’operazione politica cavalcata dalla destra xenofoba e dagli xenofobi in generale che sono largamente distribuiti»

di Anna Spena

Non è ancora stata fatta chiarezza sui fatti accaduti nella notte di Capodanno a Colonia, in Germania. Si parla di un centinaio di donne aggredite da un gruppo più corposo di immigrati, forse un migliaio. Un dato però è certo: gli extracomunitari (tutti) sono diventati, per l’ennesima volta, il nemico da “cacciare”, tanto che, oggi, la Slovacchia ad esempio ha annunciato che non accoglierà più profughi musulmani.

Vita.it intervista Maurizio Ambrosini, professore di sociologia urbana all’università degli studi di Milano e responsabile scientifico del centro studi sulle migrazioni nel mediterraneo di Genova. Il professore ha le idee chiare sulla questione: «quello che è accaduto non è un motivo per chiudere le porte ad un diritto umano inviolabile come il diritto d’asilo. La strumentalizzazione dei fatti di Colonia sia un’operazione politica cavalcata dalla destra xenofoba e dagli xenofobi in generale che sono largamente distribuiti».

Che ricordo resta nell’immaginario collettivo delle notte di Capodanno a Colonia?
Il problema deve essere decostruito; ci sono diversi livelli da prendere in considerazione. Il primo riguarda sicuramente l’organizzazione delle forze dell’ordine: c’erano 75 agenti in servizio a pattugliare la zona della piazza quella notte, perché non hanno fatto niente? Ecco questa potrebbe essere un’ammonizione da fare alla Germania.

Il secondo livello?
A mio avviso è un dato di fatto che le feste in piazza in giorni particolari come quello siano all’insegna dell’allegria, ubriachezza. Sono terreni fertili per comportamenti maleducati e criminosi di vario genere. Alcool, folla sono fattori favorevoli a molestie e borseggi.

Non a caso stanno arrivando denunce di episodi simili anche da Francoforte, Amburgo…
Tutti i grandi raduni creano le condizioni favorevoli all’eccesso. Bisogna essere freddi nell’analisi e capire se anche gli scorsi anni si sono verificati fatti analoghi a questo. Si sta facendo troppa confusione sulla questione degli immigrati. Magari alcuni di loro si sono comportati male, da incivili, allora che facciamo? Non accogliamo più nessuno? La difesa dei diritti umani sta diventando impopolare e varie voci stanno prendendo la palla al balzo per dire basta all’accoglienza, e secondo me, anche per mettere in difficoltà la Merkel.

Qualcuno ha ipotizzato, vista anche l’assenza delle forze dell’ordine, che tutto sia stato organizzato dall’estrema destra xenofoba…
Non penso. Credo però che la strumentalizzazione dei fatti di Colonia sia un’operazione politica cavalcata dalla destra xenofoba e dagli xenofobi in generale che sono largamente distribuiti.

Se un fatto del genere succedesse in Italia?
In Italia ci sono 5 milioni di immigrati, di questi solo 150mila sono rifugiati. La maggior parte sono donne e sono europee e cristiani perlopiù ortodossi. Abbiamo un’immagini dell’immigrazione un po’ distorta rispetto alle statistiche reali… Adesso su questi 5 milioni ci sarà sicuramente un certo numero di giovani uomini soli, anche perché il ricongiungimento familiare non è agevolato dalla burocrazia. Quindi che ci sia una molestia sessuale al giorno, forse anche di più, ad opera di immigrati è statisticamente molto probabile.

Foto di Maya Hitij/GettyImages


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