Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Sconfiggere il freddo e puntare all’integrazione degli homeless

Fino al 23 gennaio la campagna con il numero solidale 45508 a sostegno delle attività a favore dei senza dimora di Milano: 1.700 i pasti distribuiti nei centri e dalle Unità di Strada, 100 le zuppe calde donate davanti alla Stazione Centrale. In un video il supporto di Enzo Iachetti

di Antonietta Nembri

Nei prossimi giorni a Milano le temperature minime arriveranno sottozero. L’inverno è definitivamente arrivato, ma nelle strade cittadine continuano a rimanere ancora centinaia di persone senza dimora. Ed è a loro che si rivolgono i circa quaranta volontari che ogni settimana distribuiscono pasti caldi agli homeless milanesi con le Unità di Strada di Fondazione Progetto Arca. È in pieno svolgimento il “Piano freddo” che proseguirà fino al 15 marzo.

«In questo periodo dell’anno alle nostre tradizionali tre unità di strada ne abbiamo aggiunte sette per l’inverno e una straordinaria UdS h24 che è in grado di intervenire nel giro di mezz’ora per accompagnare chi è in difficoltà in un centro di accoglienza. Proprio l’altro giorno ci ha contattato la polizia locale per una donna con una bambina di tre mesi…» racconta Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione.

E i numeri di quest’inverno milanese sul fronte dei senza dimora non sono piccoli: 1.700 pasti caldi distribuiti nei centri e dalle UdS, 100 zuppe calde consegnate ogni sera davanti alla Stazione Centrale, parte di un progetto triennale sostenuto dal Rotary Club Milano Europa dal titolo “100mila zuppe”. «Nonostante tutti gli sforzi ci sono degli irriducibili che non vogliono lasciare la strada, solo tra Vittor Pisani e la Centrale se ne contano una settantina, poi ce ne sono un centinaio in centro città», spiega Sinigallia. «Ci sono poi i veri invisibili, quelli che si rifugiano negli immobili dismessi. Mi ricordo anni fa quando entrammo nell’ex scalo di Porta Romana, vi si erano rifugiate centinaia di persone. Anche oggi ci sono situazioni simili, ma non possiamo entrarci con i volontari, sono loro i veri invisibili», conclude amareggiato. Secondo gli ultimi dati Istat degli oltre 50.700 homeless che vivono in Italia, se ne stimano quasi 20mila nel nordovest del Paese e di questi un buon numero vive nelle strade di Milano.

A disposizione dei senza dimora milanesi ci sono, nei 7 centri di accoglienza della città, mille posti letto e il sold aut è una costante. «Abbiamo una convenzione per 225 persone, ma ne ospitiamo 450, anche nell’ultimo rifugio aperto, la chiesa di via Pace (una ventina i posti-ndr.), siamo sempre pieni» conferma Alberto Sinigallia. Le unità di strada nei mesi invernali forniscono coperte termiche, scaldamani e scaldacorpo, sacchi a pelo, oltre ai kit igienici.

L’impegno di Progetto Arca e dei suoi volontari è veramente grande e per sostenerlo fino al 23 gennaio è possibile utilizzare il numero solidale 45508 per donare 2 o 5 euro.

«Si tratta di un sostegno per supportare il piano freddo di quest’inverno, ma il nostro obiettivo si spinge un po’ più in là perché noi vogliamo partire dall’assistenza in strada per arrivare all’integrazione di almeno cento persone» dice con forza il presidente di Progetto Arca. «Il nostro desiderio è che delle 1.100 persone che ospitiamo almeno il 10% riesca ad avere un casa e un lavoro, ovvero rientrino nella società attraverso i percorsi che proponiamo».

A sostenere la campagna con il numero solidale anche quest’anno c’è Enzo Iachetti, da anni impegnato a fianco di Fondazione Progetto Arca, protagonista di un video (qui sotto).