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I consumatori italiani contro McDonald’s

Contratti di franchising capestro, con affitti salatissimi, che violano le norme Ue della concorrenza e hanno un effetto negativo sui consumatori, facendo aumentare i prezzi degli hamburger. È questa la denuncia presentata alla Commissione Ue da tre associazioni di consumatori, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva

di Redazione

L’accusa è che il gigante della ristorazione mondiale Mc Donald's abusi della sua posizione dominante e che stringa intese anticoncorrenziali, di fatto limitando la scelta dei consumatori e la qualità dei servizi.

A portarla davanti alla Commissione Ue tre associazioni di consumatori, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva, con il sostegno del sindacato americano Seiu e di quelli europei dell’Effat.

Secondo le associazioni si è difronte a «contratti di franchising capestro, con affitti salatissimi, che violano le norme Ue della concorrenza e hanno un effetto negativo sui consumatori, facendo aumentare i prezzi degli hamburger».

In sostanza gli accordi di franchising imposti dalla multinazionale, già nel mirino di Bruxelles sul fronte dell’evasione fiscale per i “tax ruling” in Lussemburgo, impongono a chi intende aprire un Mc Donald’s in franchising canoni d’affitto sino a dieci volte più alti dei prezzi di mercato, più l’obbligo di termini contrattuali penalizzanti. Tra questi, una durata contrattuale molto lunga, royalties elevate, clausole di cessazione del contratto e patti di concorrenza sbilanciati. Con un corollario non da poco: il 66% degli introiti di Mc Donald’s in Europa da franchising, secondo quanto accusa la coalizione di associazioni di consumatori, deriverebbero proprio dagli affitti spropositati.

A pagarne le conseguenze, sostengono sempre le associazioni, sono i consumatori: in base a una ricerca è emerso che la maggior parte dei prodotti nei locali in franchising è più cara rispetto a quelli dei ristoranti gestiti direttamente dalla multinazionale. A Bologna, per esempio, il 97% dei prodotti dei locali in franchising ha un prezzo più alto rispetto a quelli dei ristoranti gestiti da McDonald’s. A Roma il 68%, a Marsiglia il 79%.

«Chiediamo urgentemente alla Commissione Ue di esaminare il sistema di franchising di McDonald’s», sottolineano le tre associazioni, «e di prendere tutte le misure necessarie per porre fine alle regole imposte ai franchisee che generano un danno ai consumatori».


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