Cooperazione & Relazioni internazionali

Balcani, piccoli migranti a rischio inverno

Il grido d'allarme di Unicef per la condizione dei bambini che arrivano nell'Europa sud-orientale. Nel 2015 oltre 253.700 minori hanno attraversato il Mediterraneo

di Redazione

Nell’Europa sudorientale il gelo invernale la sta facendo da padrone. E proprio di fronte alle temperature sottozero e la neve che rischiano di aggravare le condizioni fisiche dei bambini dall’Unicef arriva un grido d’allarme per i piccoli che stanno arrivando in Europa in queste settimane. Molti dei bambini in viaggio, infatti, non hanno abiti adeguati o accesso a una nutrizione appropriata alla loro età. Mancano di rifugi e in molti centri di accoglienza il riscaldamento è inadeguato come lo è in treni e autobus.

Secondo l’Unicef, tra i rifugiati e i migranti arrivati nei Paesi dell’area Balcanica – si sottolinea in una nota – adesso più di uno su tre è un bambino: una percentuale che continua a crescere. Secondo fonti nazionali, nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, a dicembre la percentuale di bambini era del 37%, rispetto al 23% di settembre; in Serbia, a dicembre, i bambini rappresentavano il 36% rispetto al 27% di settembre. Negli spazi a misura di bambino dell’Unicef in Serbia, a dicembre, la maggior parte dei minori in transito erano neonati e bambini tra i 5 e i 9 anni. Nel 2015, su oltre un milione di rifugiati e di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo e sono arrivati in Europa via mare, si stima che 253.700 erano bambini – uno su quattro.

I bambini sono particolarmente soggetti a infezioni respiratorie, problemi di digestione e diarrea. L’uso non controllato di alimenti per bambini può comportare serie conseguenze per la loro salute, si legge in una dichiarazione del coordinatore speciale Unicef per la crisi dei Rifugiati e dei Migranti in Europa, Marie-Pierre Poirier. Inoltre, sempre secondo Unicef le informazioni condivise sui bambini più vulnerabili in transito presso i confini restano insufficienti, principalmente a causa della rapidità con cui le popolazioni si spostano.

Negli ultimi 3 mesi, l’Unicef e i suoi partner hanno aiutato 81mila bambini con servizi, spazi a misura di bambino adatti all’inverno nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, in Serbia e in Croazia. Inoltre, circa 18mila bambini hanno ricevuto cure specialistiche negli spazi Unicef per madri e figli.

Nell’ultimo mese, l’Unicef ha distribuito 13.500 kit comprendenti abiti invernali, coperte, fasciatoi e passeggini. In Croazia, 6.000 bambini hanno ricevuto equipaggiamenti per l’inverno, un numero simile è stato rifornito anche nella Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, mentre in Serbia, circa 8mila bambini hanno ricevuto aiuti di base per l’inverno.

Nell’ambito della Campagna “Bambini in pericolo-Non è un viaggio. È una fuga” Unicef Italia ha lanciato la petizione “Indignamoci!” per i diritti dei bambini migranti e rifugiati alla quale si può aderire online.

In apertura foto di Dimitar Dilkoff/Afp/Getty Images


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