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Kinshasa, approvato lo schema di legge sulle adozioni

Ne dà notizia la Commissione adozioni internazionali: «un'altra buona notizia dopo quella dell'arrivo in Italia di 17 bambini adottati da famiglie italiane. Siamo, pertanto, fiduciosi che la gioia che le 17 coppie hanno vissuto possa essere presto di tante altre famiglie».

di Sara De Carli

La voce circolava sui social da qualche giorno e ora arriva la conferma ufficiale della CAI: «Il Consiglio dei Ministri della Repubblica Democratica del Congo ha approvato lo schema di disegno di legge in materia di adozioni che, secondo le previsioni, dovrà essere votato dal Parlamento congolese a breve. Questo rappresenta un passaggio importante ed utile a velocizzare la soluzione delle procedure adottive regolari concluse con sentenza definitiva».

Si tratta, sottolinea la CAI, di «un'altra buona notizia dopo quella dell'arrivo in Italia di 17 bambini adottati da famiglie italiane, che ha rappresentato un risultato importante per l'Italia ed un segnale dell'attenzione che la RDC riserva al nostro Paese». La notizia arriva nel giorno in cui alcune famiglia in attesa hanno manifestato davanti a Palazzo Chigi, incatenandosi, con lo slogan #lavitanonaspetta: una manifestazione per «chiedere di non esser dimenticati dal nostro Governo; a chiedere al nostro Stato, in qualità di liberi cittadini e con pieno diritto d’espressione, di permettere e supportare in ogni modo qualsiasi azione diplomatica tesa alla risoluzione di questa annosa e dolorosa vicenda, un ancora maggiore impegno a chi ha la possibilità di poter direttamente incidere sulla risoluzione della nostra vicenda».

Il comunicato della CAI rassicura questee famiglie in attesa: tutti i dossier dei minori adottati con sentenza definitiva da famiglie straniere (circa 1.500) dei vari Paesi (Italia, Francia, Stati Uniti, Belgio, Canada, Olanda, Gran Bretagna e Germania) sono stati esaminati. «Negli scorsi mesi la RDC ha intrapreso un percorso per la positiva soluzione della moratoria sull'uscita dal Congo dei minori adottati con sentenza definitiva da famiglie straniere, insediando una nuova Commissione Interministeriale presieduta dal Ministro dell'Interno e VicePremier Boshab e chiedendo a tutti i Paesi interessati il deposito dei dossier relativi a tali procedure al fine di esaminarli approfonditamente verificando la regolarità».

A novembre 2015 il Governo congolese ha iniziato ad autorizzare l'uscita di un primo gruppo di bambini di tutti i Paesi interessati (69 complessivamente) tra cui 10 per l'Italia. La CAI sottolinea come questo numero «già da solo ha rappresentato un risultato importante per il nostro Paese», a fronte ad esempio di 14 bambini autorizzati ad uscire per gli Stati Uniti che avevano quasi 700 procedure pendenti e di 10 per la Francia, con 350 procedure pendenti (l’Italia ne avrebbe circa 130, ma la CAI che dà i numeri relativi agli altri Paesi tace sull’esatto numero delle procedure che riguardano l'Italia). A questi si sono aggiunti, immediatamente dopo, altri 7 bambini per un totale di 17 minori adottati da famiglie italiane per cui la RDC ha autorizzato l'uscita dal Paese.

«Siamo, pertanto, fiduciosi che la gioia che le 17 coppie hanno vissuto possa essere presto di tante altre famiglie», scrive la CAI. «In questi mesi il lavoro e' proseguito e la RDC, con l'avvio dell'iter di approvazione del disegno di legge sulle adozioni, ha dato un ulteriore segnale forte ed utile che avvicina la soluzione per i minori adottati regolarmente con sentenza definitiva; quindi anche per i bambini adottati dalle nostre famiglie e che attendiamo da tempo».

Foto Getty Images


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