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Luciano Squillaci, nuovo presidente Fict

Eletto all'unanimità il successore di Don Mimmo Battaglia alla guida della Federazione italiana comunità terapeutiche. Nel corso dell'assemblea tenutasi a Roma, martedì 19 gennaio, sono stati eletti anche i membri del nuovo consiglio direttivo

di Redazione

È Luciano Squillaci il successore di Don Mimmo Battaglia alla presidenza della Federazione italiana comunità terapeutiche. Don Battaglia, presidente del Ceis di Catanzaro, dopo tre mandati (per statuto non rinnovabili) ha sostenuto e incoraggiato l’elezione del suo successore.

Luciano Squillaci è stato votato all’unanimità dall’assemblea (nella foto in apertura) che ha riunito i presidenti dei 41 centri federati, presenti in tutta Italia e che rappresentano oltre 600 servizi di accoglienza e di di intervento sul territorio. Oltre al neo presidente, martedì 19 gennaio, l’assemblea che si è tenuta a Roma ha eletto anche il nuovo consiglio direttivo composto da: Angelo Benvegnù, CeIS di Mestre; Roberto Berselli, Consorzio Gruppo CeIS Bologna-Modena-Parma; Marco Cafiero, CeIS di Genova; Donatella Peroni, Associazione “La Ricerca” di Piacenza. Questa la nuova squadra di Squillaci.

Luciano Squillaci (nella foto a fianco) è un avvocato, ha 44 anni, romano di nascita ha vissuto sempre a Reggio Calabria. È vice presidente del Centro Reggino di Solidarietà CE.RE.SO., vice presidente del CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) e Direttore tecnico della “Associazione Piccola Opera Papa Giovanni Onlus”.

Luciano Squillaci, ha presentato alcuni obiettivi futuri su cui il nuovo consiglio di presidenza lavorerà: «La Federazione ha bisogno, soprattutto oggi, di una conduzione politica che parta da tre elementi basilari» spiegato: «1. Il senso di appartenenza e l’identità valoriale di riferimento; 2. Una rappresentanza nazionale forte in un momento in cui nessuno parla più di dipendenze; 3 L’innovazione: ricercare strade innovative per rispondere ai bisogni sempre più complessi dei più deboli conservando però la propria identità».

Ha poi aggiunto: «Il prossimo futuro ci vedrà impegnati, come sempre per sollecitare le istituzioni ad una maggiore attenzione verso il mondo delle dipendenze, a partire dalla nomina immediata di un referente governativo al settore, anche in vista della Conferenza Nazionale sulle dipendenze che auspichiamo venga quanto prima convocata e per la quale siamo disponibili a lavorare sin da subito insieme al Dipartimento per le Politiche Antidroga ed alle altre Reti nazionali». Infine, ha ricordato che «oggi è di fondamentale importanza richiamare la presenza e l’attenzione del mondo politico e della società civile sul tema delle droghe».


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