Attivismo civico & Terzo settore

Oltre la raccolta fondi: professione fundraiser

Dopo il successo dell'edizione di ottobre a marzo torna il master della Skyler Business School in fundraising. Elena Zanella, docente del corso spiega gli obiettivi base. Una giornata sarà dedicata al digital fundraising con Mattia Dell'Era

di Antonietta Nembri

Torna a grande richiesta il Master in Fundraising con Elena Zanella. Dopo il successo dell’edizione dello scorso ottobre a marzo, dal 2 al 4, sarà possibile seguire il corso dedicato ai "principi e basi” per scoprire le tecniche e le pratiche dei migliori fundraiser. Da diversi anni il termine fundraising è entrato nel gergo abituale delle organizzazioni, ma non è scontato che dalla teoria della raccolta fondi si passi con facilità e successo alla pratica.

«Questo corso è rivolto proprio a quanti cominciano ad affacciarsi a questo mondo e a quanti sono demandati dalla propria organizzazioni alla raccolta fondi. Per loro è indispensabile imparare a conoscere e a sperimentare gli strumenti per “fare bene”», spiega Elena Zanella, fundraiser e blogger di Vita.it, il suo Nonprofit Blog è un punto di riferimento per i professionisti del Terzo settore in Italia.

Dopo tanti anni in cui si parla di fundraising ci sono ancora tanti neofiti del settore. «Abbiamo ancora molte organizzazioni che hanno poca confidenza con questo settore. Molti consigli direttivi demandano il compito di raccogliere fondi, ma è fondamentale comprendere che si tratta di un campo che è trasversale a discipline come il marketing e la comunicazione» spiega Zanella (a sinistra nella foto) che sottolinea: «occorre lavorare su posizionamento e indicazioni di mercato».

Per Elena Zanella sarebbe utile che anche i membri del consiglio direttivo di un’organizzazione frequentino il corso perché «in questo modo si eviterebbe lo scollamento tra dirigenza e fundraiser. Il puro delegare il compito di raccogliere fondi può rischiare di divenire una delega di responsabilità, mentre se c’è un coinvolgimento anche nella strategia si ottiene una maggior consapevolezza sui mezzi per raggiungere l’obiettivo» che è poi quello di portare a casa dei fondi.

La consapevolezza ha a che fare con la sostenibilità per il raggiungimento degli obiettivi sociali che un’onp si propone. «A raccogliere fondi in modo spontaneo può essere abbastanza semplice ma quello che si chiede a un fundraiser è molto di più» continua sottolineando come sia proprio per questo che «occorre partire dalla cultura, dalla comprensione che il fundraising è diverso dalla beneficenza e che occorre studiare».

Il corso, in programma a Rho organizzato dalla Skyler Business School, ha una connotazione laboratoriale «in questo modo si mettono a patrimonio le esperienze pregresse» spiega. I corsisti si confronteranno con casi concreti «soprattutto nelle piccole organizzazioni al fundraiser manca questo aspetto di confronto e proprio l’opportunità di lavorare a gruppi su progetti nell’edizione del corso a ottobre è stata molto apprezzata».

Accanto a Elena Zanella nella seconda giornata del corso ci sarà Mattia Dell’Era, un digital manager/Cdo di Seltek perché oggi non si può trascurare l’aspetto social della raccolta fondi. «Ci sarà la possibilità di imparare le strategie digitali, il loro uso, conoscere le tecniche Seo e come ottimizzare il posizionamento su web, cercando di concentrarsi su quello che serve per diventare dei digital fundraiser» precisa Zanella che sottolinea come in questo campo occorra miscelare tradizione e innovazione. I corsisti, inoltre, avranno in omaggio anche un libro di testo: “Professione Fundraiser” scritto dalla stessa Elena Zanella.

Per partecipare al corso le iscrizioni sono aperte fino al 22 febbraio la sede delle lezioni è a #Oltreiperimetri (Auditorium #OPCafè via Meda 20 Rho) che risulta molto comoda anche per chi si muove con i mezzi pubblici: è a pochi metri dalla stazione ferroviaria.


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