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Tre infermiere neolaureate le vincitrici del Premio Majori

Potranno specializzarsi nell’assistenza ai disabili più gravi, come le persone con Sla seguendo un Master organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e l’Ospedale Niguarda, che introduce una nuova figura professionale, la “nurse coach”

di Redazione

Consegnato mercoledì 3 febbraio il Premio Majori a tre giovani infermiere che hanno scelto di specializzarsi nell’assistenza di persone con gravi disabilità, come le persone affette da Sla che in Italia sono più di 6mila. Le vincitrici, premiate da Massimo Mauro, presidente di Aisla – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, tutte 23enni e laureate in infermieristica, sono Ilaria Conforto di San Vito al Tagliamento (Udine), Martina De Pace di Robecco sul Naviglio (Milano) ed Emanuela Melis di Pirri (Cagliari). Le giovani hanno ricevuto tre borse di studio del valore complessivo di circa 15mila euro per seguire a Milano, da marzo 2016, il “Master per la presa in carico di persone con gravi disabilità”, organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico Nemo e l’Ospedale Niguarda.

«Siamo felici di sostenere tre giovani neolaureate che hanno scelto di specializzarsi nell’assistenza ai disabili gravi come le persone con Sla» ha commentato Massimo Mauro. «Le persone colpite da una malattia così grave hanno bisogno di avere al loro fianco personale sanitario esperto e attento alle loro esigenze e alla loro qualità della vita, oltre che preparato ad affiancare la famiglia nel difficile compito del rientro a casa dopo il ricovero. La nostra associazione negli ultimi anni ha promosso oltre 70 corsi di formazione che hanno coinvolto più di 2500 tra medici, operatori socio-sanitari e volontari».

Il premio è intitolato alla memoria di Felice Majori, cremonese, volontario e consigliere nazionale di Aisla, scomparso nel 2014. Felice Majori ha avuto un ruolo fondamentale nella storia e nella crescita dell’associazione che oggi è presente in tutta Italia, con 250 volontari, impegnati nel sostegno alle persone con Sla. Dopo questa prima edizione Aisla promuoverà ogni anno una nuova edizione del Premio Majori.

Le vincitrici sono state scelte tra 24 aspiranti che hanno inviato a Aisla la loro candidatura, il loro curriculum vitae, la lettera di referenze del tutor del corso di laurea e le motivazioni che li hanno portati a scegliere di specializzarsi nell’assistenza delle persone con gravi disabilità.
I vincitori sono stati selezionati dalla commissione del Premio Majori composta da Francesca Majori, figlia di Felice Majori, dal presidente di AISLA Massimo Mauro e da sette medici e operatori esperti nell’assistenza delle persone con grave disabilità.

Il corso si ispira al “nurse coach”, figura professionale molto presente nel mondo sanitario americano, che ha il compito di formare le persone che si prendono cura dei malati, con particolare attenzione agli aspetti clinici, assistenziali e organizzativi.

Nella foto da sinistra a destra: In prima fila Michele Lazzarin, finalista premio Majori; (le tre infermiere premiate) Ilaria Conforto,Martina De Pace, Emanuela Melis; Elena Gotti, “nurse coach” del Centro Clinico Nemo di Milano
In seconda fila: Francesca Majori, figlia di Felice Majori; Massimo Mauro, presidente di Aisla; Valeria Sansone, ricercatore confermato Università degli Studi di Milano, direttore clinico del Centro Clinico Nemo; Stefania Bastianello, responsabile formazione e centro di ascolto Aisla Onlus; Christian Lunetta neurologo e membro della commissione medico scientifica di Aisla.