Politica & Istituzioni

Nel patto contro la povertà un vincolo per l’acquisto di materiale scolastico

È previsto nelle “Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l’inclusione attiva”, sancite ieri in Conferenza Unificata.

di Sara De Carli

È stato sancito ieri in Conferenza Unificata l'accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali sulle “Linee guida per la predisposizione e attuazione dei progetti di presa in carico del Sostegno per l’inclusione attiva”.

Si tratta del primo strumento operativo per l’avvio del Piano Nazionale di contrasto alla povertà. Nell’attesa di definire il Piano e la nuova misura unitaria di lotta alla povertà – misura che avrà un nome nuovo e che potrebbe anche avere modalità attuative diverse – nel 2016 si parte con la cosa più semplice: estendere a tutta Italia lo strumento esistente più simile a ciò che il Governo ha in mente per il futuro, ovvero il SIA.

Il SIA-Sostegno per l’inclusione attiva diventa quindi – come più volte anticipato e purtroppo in assenza di dati che ne certifichino il successo – il «modello di riferimento», con il suo comporsi di una parte di sussidio economico agganciato in maniera «condizionale» all’adesione della famiglia a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa. L’altro modello di riferimento, citato due volte nelle Linee guida, è il programma PIPPI, volto a prevenire l’istituzionalizzazione di minori di famiglie problematiche, e il suo “approccio ecologico”: per migliorare il benessere complessivo della famiglia, cioè, è necessario lavorare sulle «interazioni tra le persone e il loro ambiente».

Le Linee guida descrivono il modello di governance del processo, con le indicazioni operative di chi svolge quali compiti (in allegato). Fra le novità, l’indicazione di creare un servizio di segretariato sociale o un punto unico di accesso, funzionalmente e strutturalmente organizzato, la necessità di creare modalità di coordinamento innovative che assicurino la presa in carico integrata, la necessità di mettere a punto una guida per gli operatori per la fase di pre-assessment, la definizione di una equipe multidisciplinare con nomi e cognomi per ogni progetto, con un componente che faccia da responsabile del caso.

La novità che si legge nelle Linee guida di ieri è che una parte delle risorse comunitarie a disposizione della “componente attiva” del SIA, in particolare quelle del FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti), saranno messe a disposizione dei beneficiari come «credito per l’acquisto online di materiale scolastico». Il materiale verrà scelto dai destinatari e consegnato presso i servizi che hanno effettuato la presa in carico.

Foto DENIS CHARLET/AFP/Getty Images


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