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Volterra festeggia dieci anni di “Cene Galeotte”

Da marzo riprende un'esperienza unica che ha registrato finora oltre 13 mila presenze e ha anche portato alla nascita di un Istituto Alberghiero interno al carcere frequentato da ragazzi esterni e detenuti

di Redazione

Spegnerà il prossimo marzo le sue prime dieci candeline una delle iniziative benefiche più conosciute e attese a livello nazionale, un appuntamento unico che presso la Casa di Reclusione di Volterra (PI) vede detenuti e chef professionisti (nella foto d'apertura la brigata di cucina con lo chef Filippo La Mantia) lavorare fianco a fianco per regalare al pubblico un ciclo di serate dalla fortissima valenza emotiva e sociale.

Sono le Cene Galeotte, che riprenderanno dall'11 marzo per continuare fino al 12 agosto. Un successo crescente dimostrato dai numeri, con oltre 13mila visitatori che dalla “prima” di marzo 2006 hanno varcato le porte del carcere, vivendo in prima persona un progetto-modello votato al recupero sociale dei detenuti coinvolti. Un evento dall'anima anche benefica, con il ricavato (35 euro a persona) come sempre devoluto ai progetti umanitari sostenuti dalla Fondazione Il Cuore Si Scioglie onlus, che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze assieme al mondo del volontariato laico e cattolico.

Ma non solo: l'esperienza delle Cene Galeotte ha infatti portato tre anni fa all'inaugurazione di un Istituto Aalberghiero interno al carcere, che è ben presto diventato un punto di riferimento per i tanti ragazzi della zona, che lo frequentano quotidianamente facendo lezione assieme ai detenuti iscritti.

Si rinnova dunque la possibilità di un'esperienza irripetibile per i visitatori, ma anche un momento vissuto con grandissimo coinvolgimento da parte dei detenuti, che grazie al percorso formativo in sala e cucina vanno acquisendo un bagaglio professionale che in ben sedici casi si è tradotto in vero impiego presso ristoranti locali, secondo l'art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

La Fortezza Medicea che ospita la Casa di Reclusione aprirà alle ore 19.30 le porte per l'aperitivo, servito nel cortile interno sotto le antiche mura: a seguire la cena (ore 20.30), nella vecchia cappella dell'Istituto trasformata per l'occasione in sala ristorante con tanto di candele, camerieri/sommelier in divisa e, nel piatto, i menu preparati dai carcerati con l'aiuto – a titolo assolutamente gratuito – di chef professionisti. Il tutto accompagnato dai vini offerti da grandi aziende italiane.

Il primo appuntamento dell'11 marzo vedrà cimentarsi ai fornelli con i cuochi detenuti lo chef Peter Brunel del ristorante Borgo San Jacopo di Firenze. Seguiranno Enrico Panero del Da Vinci Eataly di Firenze (15 aprile), il personal chef Giorgio Trovato (27 maggio), Christian Borchi dell'Antica Porta di Levante di Vicchio del Mugello (24 giugno) e Hiron Peiris dell'Osteria Hiron di Firenze (12 agosto).

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