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Cooperazione & Relazioni internazionali

RefAid: l’aiuto ai rifugiati parte da un’app

Arriva da Londra l’app per permettere ai migranti di trovare i centri di aiuto e accoglienza più vicini, uno strumento che per la prima volta offrirà un quadro preciso di quali sono i servizi di aiuto disponibili in tutta Europa e aiuterà le organizzazioni non profit a coordinarsi per ottimizzare le risorse

di Ottavia Spaggiari

Si chiama RefAid la piattaforma web che permette alle organizzazioni europee di coordinarsi in tempo reale ed ottimizzare gli aiuti ai migranti organizzando le risorse nel modo più efficace possibile. Sviluppata dalla società britannica Trellyz, grazie ad un’applicazione compatibile sia con IPhone che Android, RefAid geolocalizza le organizzazioni permettendo ai migranti di conoscere subito dove si trovano le non-profit più vicine e identificandone anche i servizi disponibili, dall’assistenza medica, alla mensa, fino al dormitorio.

Lanciata la scorsa settimana, in Gran Bretagna e Italia, RefAid sarà presto attivata anche in altri Paesi europei, con l’obiettivo di diventare uno strumento di supporto non solo per i migranti, ma anche per le organizzazioni stesse che riusciranno così, per la prima volta, ad avere un quadro reale e preciso dei servizi esistenti sul campo, così da permettere anche un coordinamento degli aiuti più efficace e una veloce individuazione di quali possono essere le esigenze ancora non soddisfatte.

“Le dimensioni di questa crisi migratoria stanno mettendo alla prova i metodi di aiuto tradizionali e la tecnologia può davvero offrirci un supporto prezioso.” Ha dichiarato Shelley taylor, fondatrice di Trellyz. “La piattaforma sta offrendo un’alternativa ai metodi più tradizionali che le organizzazioni hanno utilizzato fino ad oggi. Adesso possono usare strumenti simili a quelli che le aziende private usano per la propria gestione.” Attraverso RefAid, le non profit potranno inoltre inviare notifiche push per gli avvisi più urgenti, come l’arrivo di temporali e tempeste che potrebbero rendere il viaggio dei migranti ancora più pericoloso e ritardare gli aiuti. A loro volta anche gli utenti potranno segnalare la propria posizione, rendendo così disponibili alle organizzazioni, informazioni e dati in tempo reale sulle maggiori concentrazioni di migranti.

Diverse ONG sono già presenti sulla piattaforma, tra cui la Croce Rossa britannica e italiana e Save the Children, tra le organizzazioni italiane che hanno già aderito: Arci, Centro Astalli, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Sprar e alcuni centri Caritas.

Photo: IAKOVOS HATZISTAVROU/AFP/Getty Images


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