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Dal clima di sospetto all’eliminazione dei Tribunali dei Minorenni: Arché dice no

Arché condivide le preoccupazioni per la nuova proposta, preparata da una scomposta aggressione mediatica che ha alimentato un clima di sospetto nei confronti dei Tribunali dei Minorenni. «Affianchiamo tutte le istituzioni e le organizzazioni che sollecitano la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati a voler modificare integralmente l’emendamento».

di Redazione

Il 27 gennaio 2016 la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato la soppressione del Tribunale per i minorenni e l’ufficio del pubblico ministero presso il Tribunale per i minorenni. Questa decisione è stata presa in ordine a considerazioni di carattere economico, ma segnaliamo che, da ben prima della crisi economica, Tribunali, Procure e, in generale, il sistema di protezione dei Minori (Strutture di Accoglienza in primis), sono stati sottoposti ad una scomposta aggressione mediatica in più fasi dando voce a personaggi che, senza contraddittorio, hanno alimentato un clima di sospetto ideale per una proposta del genere.

Lavorando da anni nell’ambito dell’accoglienza, in diretta relazione con il Tribunale dei minorenni, condividiamo la preoccupazione espressa dall’Unione Nazionale Camere Minorili (U.N.C.M.) e dall’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia.

La U.N.C.M. esprime “il proprio fermo e totale dissenso in ordine alla formulazione del predetto emendamento” evidenziando che “l’accorpamento della Procura Minorile alla Procura Ordinaria produrrebbe, di fatto, l’annientamento della cultura minorile, “schiacciata” dalle esigenze di efficienza degli Uffici della Procura Ordinaria con inevitabile compromissione dei diritti delle persone minori di età e totale elusione di tutte le principali indicazioni europee ed internazionali in materia di effettiva specializzazione degli operatori coinvolti”.

Segnala inoltre che “il suddetto testo di legge determinerebbe anche gravissimi ed insanabili effetti negativi sullo stesso esercizio del diritto di difesa in sede penale”, con riferimenti precisi indicati nel documento che l’U.N.C.M. ha pubblicato.

Come Fondazione Arché Onlus affianchiamo tutte le istituzioni e le organizzazioni che sollecitano la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati a voler modificare integralmente l’emendamento, affinché il reinserimento sociale dei minorenni sia al centro dell’azione (e della preoccupazione) legislativa.