Comitato editoriale

“La forza di dire sì” i duetti solidali di Ron

Esce venerdì 11 marzo il nuovo album che, a dieci anni dal primo disco, continua a sostenere la ricerca sulla Sla

di Antonietta Nembri

Esce domani, venerdì 11 marzo, il nuovo progetto discografico di Ron “La forza di dire sì” (Le Foglie e il Vento in collaborazione con F&P Group/Universal Music), che vede il cantautore, dieci anni dopo l’uscita di “Ma quando dici amore”, sostenere ancora una volta l’Aisla – associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica. Nel doppio album in uscita sono presenti 24 duetti con grandi artisti delle musica italiana tra i quali spiccano quello con Lucio Dalla sulle note di “Chissà se lo sai” e uno con Pino Daniele in “Non abbiamo bisogno di parole”. Si tratta di un omaggio ai due indimenticabili artisti. Nell’album anche due inediti: “Aquilone” e “Ascoltami”

«Ron è da anni impegnato nella nostra associazione ed è considerato da tutti noi la voce dei malati di Sla» commenta Massimo Mauro, presidente di Aisla. «Grazie al suo impegno possiamo tenere alta l’attenzione sui bisogni delle persone con Sla – oltre 6000 in tutta Italia – e sulla necessità di finanziare la ricerca per questa malattia, per avere così quanto prima una prospettiva di cura». Anche Mario Melazzini, malato di Sla e già presidente di Fondazione AriSla (che ha sostenuto la realizzazione di questa iniziativa), nel dire il suo «Grazie di cuore» all’amico fraterno Ron «che nella sua quotidianità testimonia la vicinanza a tutte noi persone con Sla», commenta «Dopo 10 anni dal primo disco, è riuscito a realizzare un altro importante progetto che dimostra come con il cuore e solo facendo gioco di squadra possiamo mantenere viva la speranza di un futuro senza Sla!».

A sostenere il progetto anche Marco Lodola, l’artista ha creato un cubo di Rubik luminoso, fatto di plexiglass che firmato da tutti gli artisti aderenti al progetto sarà poi messo all’asta su CharityStars a favore di Aisla e della ricerca sulla Sla. «Grazie all’amico Ron che mi ha dato l’opportunità di partecipare a questo bellissimo progetto», dichiara Marco Lodola. «“La forza di dire sì” unisce magnifici artisti ma soprattutto il cuore di persone generose. I fondi per la ricerca non bastano mai, perciò spero che questo lavoro venga ascoltato ed apprezzato. Per quel che mi riguarda, sono fiero di farne parte, tanto da vantarmene al bar!».

Il progetto, inoltre, è stato fin da subito accolto e sostenuto anche dai network radiofonici italiani, che alla mezzanotte del 3 marzo hanno trasmesso in contemporanea il brano coraleUna città per cantare”, interpretato da tutti gli artisti partecipanti e da Neri Marcorè (qui sotto il video pubblicato su Youtube).

Nel raccontare la genesi del progetto Ron sottolinea come “La forza di dire sì” nasca «dal coraggio di mettersi in gioco e di esserci davvero. A volte succede di trovarci a donare del denaro per chi ne ha bisogno, e questo gesto ci fa sentire in pace con noi stessi, con gli altri, con la nostra coscienza» continua l’artista. «A volte, invece, decidiamo che una parte di noi possa sentire di essere qualcosa di più, decidiamo di farci coinvolgere da un pensiero comune, diventando portatori di un bene, di una speranza, mettendosi a disposizione e prendendo del tempo anche al nostro lavoro, alla nostra vita di tutti i giorni».

Nell’album 24 dei 27 brani presenti vedono la presenza di 24 artisti che, sottolinea Ron «hanno deciso di esserci, dando vita a duetti destinati a rimanere unici ed irripetibili. Non avrei mai immaginato di poter riuscire a mettere insieme tutti questi grandi nomi così facilmente…senza un " non so, vediamo, ho molti impegni”… Sono rimasto stupito, e sinceramente commosso, nel sentire dall'altra parte del telefono ogni artista, che ho chiamato personalmente, rispondermi con un sì! Ho scoperto artisti che non avevo mai avuto la fortuna di conoscere e ne ho ritrovato altri, amici miei da sempre».

Nei ricordi di Ron anche il momento in cui si trovò davanti per la prima volta alla Sla: «Il mio miglior amico, Mario Melazzini, oncologo alla clinica “Maugeri” di Pavia, un giorno mi chiamò al telefono chiedendomi di potermi parlare, di lui questa volta, di un suo problema. Vedere Mario, talento straordinario, persona di una generosità infinita, era sempre l'occasione per imparare cosa volesse dire prendersi cura degli altri. Come facesse ad avere tutta quella forza e quella pazienza lo capii piano piano nel tempo…la sua empatia nei confronti dei pazienti era tale da poter entrare nelle loro paure e dare loro sempre una motivazione valida per cui combattere…sempre!»

Tornando alla genesi del suo impegno Ron ricorda ancora: «Mentre il tempo passava e la malattia progrediva, fu proprio Mario a darmi l'idea di fare un disco con i miei amici colleghi, con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca. Il disco si fece e andò anche molto bene, vendette più di 100mila copie. Gli artisti che avevano partecipato a quell'iniziativa furono molto generosi, calcolando che la Sla non era ancora una malattia così conosciuta, ma si fidarono, e così cantai canzoni del mio repertorio insieme a Baglioni, Dalla, Consoli, Elisa, Raf, Anggun, Bersani, Carboni, Tosca, Lavezzi, Jovanotti, Bertè, Nicky Nicolai e Stefano di Battista. Si girò anche un video con Renato Zero e Mario…un incontro, dove si parlava della malattia, di ricerca, di speranze. Alla fine ci salutammo dandoci un appuntamento fra 10 anni…cosa sarebbe successo, la ricerca aveva dato esiti positivi?»

Questo è il decimo anno e, conclude Ron «ho capito che sarebbe stato giusto ripetere quell'iniziativa che Mario suggerì allora: un altro progetto discografico, ancora più potente, sia per il numero di artisti che hanno accettato la sfida contro la Sla, sia per una mia determinazione ancora più forte a questo punto di riuscire a portare ad Aisla ancora più fondi per la ricerca, nella quale credo fermamente; essa è l’unica arma non solo contro la Sla, ma anche contro tutte le malattie finora senza speranza».