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Milano presenta il Vademecum delle Scuole Aperte

Dopo il primo Ufficio in Italia dedicato e il primo bando per finanziare progetti, Milano ha presentato oggi il vademecum operativo per realizzare esperienze di Scuola Aperta. L'ha fatto in una festa, in cui le 30 scuole aperte della città si sono raccontate. L'assessora Chiara Bisconti alla vigilia delle elezioni ha lasciato un’esplicita eredità alla prossima giunta e ha lanciato la "visione" delle scuole aperte, che resterà aperta per una consultazione online fino al 14 aprile

di Sara De Carli

Una festa lunga due ore, al Teatro Litta di Milano, per entrare dentro le scuole aperte della città. L’ha voluta l’assessora Chiara Bisconti, che alla vigilia delle elezioni ha lasciato un’esplicita eredità alla prossima giunta: «Oggi abbiamo visto con i nostri occhi cosa succede dentro le nostre scuole aperte. Abbiamo sentito le energie che si possono attivare. Abbiamo presentato il vademecum, perché in questi anni abbiamo capito come si fa a tenerle aperte e vogliamo che le nostre conoscenze siano patrimonio di tutti. Vogliamo le nostre scuole sempre più aperte. Andiamo avanti», ha detto dal palco.

A Milano sono trenta le scuole che non chiudono quando la campanella suona la fine delle lezioni, con il coinvolgimento di 40 associazioni di genitori: scuole che restano aperte per 1.200 alunni e centinaia di genitori, che diventano veri civic center per tutto un quartiere. Il Comune di Milano ci ha creduto, aprendo nell’autunno 2014 il primo Ufficio dedicato d’Italia (info a sbqv.scuoleaperte@comune.milano.it), creando un bando da 800mila euro (i fondi sono quelli statali della 285 più e quelli del programma di conciliazione del Comune) per progetti di Scuola Aperta, e con il “Vademecum delle scuole aperte” presentato durante l’evento di oggi: concreto, ricco di suggerimenti operativi, di riferimenti normativi, di soluzioni già collaudate ai problemi e alle obiezioni più frequenti e di una carrellata di storie di successo.

«Come si fa ad aprire una scuola? Abbiamo fatto un tavolo di lavoro per rispondere a questa domanda, abbiamo descritto un processo per renderlo replicabile», ha spiegato Arianna Visentin, esperta di conciliazione, che ha coordinato il tavolo tecnico. Quattro le associazioni di genitori coinvolte – l’Associazione Cadorna, la Rinascita per il 2000, la VentiZero8 e l’associazione Vivere San Siro – e tre i momenti individuati: Partecipa!; Associati!; Rafforzati!. «La scuola è il genius loci di un quartiere», ha spiegato Domenico Morfino, genitore della Vivere San Siro: «questo vademecum è una cassetta degli attrezzi per chiunque abbia un’idea. Ovviamente può trasformarsi e adattarsi ai diversi luoghi». Il Vademecum è disponibile in allegato e sul sito del Comune di Milano.

L'assessora Bisconti ha anche presentato la "visione" delle Scuole Aperte, un documento in dicei punti per tratteggiare le caratteristiche fondamentali di funzionamento delle Scuole Aperte. Fino al 14 aprile sarà possibile commentare, modificare e integrare il documento (qui), che successivamente verrà approvato dal Comune di Milano.

Le storie di successo di Milano questa sera erano tutte sul palco, a cominciare dalla musica della scuola di via Pareto e dalle percussioni della scuola Sorelle Agazzi. Accanto all’assessore, a fare gli onori di casa, due ragazzini di prima e terza media, un bel segno di protagonismo.

Foto dal profilo dell'assessora Bisconti.


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