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A Gallarate don Mazzi apre un presidio educativo

Affidata alla comunità di don Mazzi una villa comunale. Diventerà il cuore di interventi a favore di adolescenti e giovani in difficoltà, ma non solo. Ci sarà posto anche per iniziative formativerivolte agli adulti e di prevenzione al drop-out scolastico. Al via anche una ricerca-studio

di Antonietta Nembri

Per alcuni decenni è stata sede della colonia estiva del Comune di Gallarate (sud della Provincia di Varese), poi è caduta in disuso, nell’ultimo periodo ha accolto alcuni richiedenti asilo e ora, dopo un anno di lavori di ristrutturazione, torna a ospitare dei ragazzi. Sono giovanissimi che hanno bisogno di un aiuto in più, ma non solo loro. Il luogo è una struttura in mezzo a un parco sulla collina ai confini tra Gallarate, Cassano Magnago e Cedrate: Villa Calderara di proprietà del Comune. A gestire l’iniziativa è Fondazione Exodus che nella cittadina in provincia di Varese non solo è molto conosciuta, ma è di casa da molti anni. «Quello che facciamo nasce dall’idea di realizzare un modello di presidio educativo che sia al servizio delle scuole, ma anche delle diverse agenzie educative del territorio come gli oratori» spiega Franco Taverna di Exodus.

I soggetti al centro dell’intervento sono i ragazzi che a scuola fanno più fatica, «ma non ci occuperemo solo di loro, saremo aperti alla città e ci occuperemo anche di formazione degli adulti, di genitorialità e di altre tematiche legate all’educazione» continua Taverna che punta molto sull’essere “al servizio” e sull’idea del “presidio”.

«Ci occuperemo di contrasto alla dispersione scolastica, ma anche di chi ha percorsi scolastici un po’ inusuali» continua il coordinatore nazionale della fondazione.

«Il cuore dell’attività saranno gli adolescenti con problemi comportamentali» ricorda Taverna che sembra riecheggiare una delle massime di don Antonio Mazzi: “arrivare prima”.
Prima che un ragazzo si perda. E le attività sono già iniziate: da febbraio al lunedì ci sono tre ragazzine che trascorrono la mattina a Villa Calderara in diverse attività, mentre martedì ci sono altri nove adolescenti «negli altri giorni i nostri operatori sono nei 4 istituti comprensivi di Gallarate» precisa Taverna che annuncia anche un’iniziativa che vede in campo accanto a Exodus la Casa del Giovane di Pavia e l’università Bicocca: uno studio sugli stili di vita degli adolescenti partito in questi giorni di fine marzo. Oltre alle scuole del territorio di Gallarate, partecipano allo studio anche le scuole di Bergamo «è il primo lavoro con un così alto numero di studenti che parlano di sé e non a caso si intitola “Selfie”».

In alcune scuole i questionari sono già stati compilati «stiamo andando su ritmi elevati» conclude Taverna che prevede circa 25mila questionari restituiti dagli studenti.