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Autismo, l’impegno quotidiano per “attrezzare” una vita di qualità

In occasione del 2 aprile Fondazione Piatti con Anffas Varese inaugura il Cineforum "Anch'io protagonista - Cinema e disabilità". Sono 102 le persone con disturbi dello spettro autistico di cui si prende cura la fondazione: 75 sono giovani tra i 2 e i 19 anni ed entro l'estate aprirà una nuova unità riabilitativa

di Antonietta Nembri

Un impegno quotidiano e concreto a favore di 102 persone con disturbi dello spettro autistico. È quello della Fondazione Renato Piatti onlus di Varese per cui sabato 2 aprile è una data importante. Ricorre, infatti, la Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo istituita dalle Nazioni Unite. Per la Fondazione Piatti, inoltre, il 2016 è un anno di particolare impegno: alla Nuova Brunella di Varese – Centro Multiservizi per la Disabilità e la Famiglia, infatti, entro l’estate sarà inaugurata una nuova unità di offerta sanitaria riabilitativa per bambini con autismo.
A novembre poi, sempre la Fondazione Renato Piatti onlus si farà promotrice di un importante convegno per approfondire, dal punto di vista scientifico, il tema della qualità della vita nelle persone colpite da questo disturbo. A oggi non esiste ancora un’ipotesi unificante sulle cause dell’autismo.
I dati rilevati dalle varie ricerche suggeriscono che non si debba pensare a “una causa” dell’autismo, ma a complesse catene causali di eventi in ambito neurobiologico che sfociano in questo disturbo, in una “via finale comune” lastricata da diverse patologie possibili. Per questo non si può parlare di un autismo, ma di tanti autismi, per le diverse e uniche manifestazioni con cui si presenta.

«Prima le persone poi l’autismo. Questo è l’approccio di Fondazione Piatti alle tematiche legate all’autismo. Per i valori e la mission che animano la nostra Fondazione non possiamo far altro che pensare e guardare all’autismo come una modalità diversa di affrontare e incorporare il mondo, e in quanto tale “né giusta, né sbagliata”, ma unica», afferma Cesarina Del Vecchio, presidente di Fondazione Renato Piatti onlus. «È una condizione da riconoscere, sostenere e “attrezzare” per una vita che sia il più possibile di qualità. La nostra attenzione all’autismo, o meglio agli autismi, conferma ancora una volta la nostra grande attenzione alla persona, prima che alla disabilità».

Se dall’autismo tendenzialmente non si guarisce, di autismo non si muore. L’autismo è un disturbo che dura tutta la vita. Con, malgrado e attraverso l’autismo, si diventa grandi. I bimbi con autismo saranno adolescenti con autismo, giovani con autismo, adulti con autismo, anziani con autismo. L’autismo va quindi affrontato in un’ottica di ciclo di vita.
L’impegno di Fondazione Piatti per le persone con autismo e per i loro familiari è un impegno di tutti i giorni: in ognuno dei centri gestiti dalla Fondazione tra le province di Varese e Milano c’è almeno un ospite a cui è stato diagnosticato un disturbo riconducibile allo spettro autistico. Inoltre, due strutture sono specificatamente dedicate alle persone con autismo in ambito sanitario: il Crs di Besozzo e il Ctrs di Milano.

Il Centro Riabilitativo Semiresidenziale di Besozzo accoglie 34 giovani con disturbi dello spettro autistico: 22 sono bambini tra i 2 e gli 11 anni mentre sono 12 i ragazzi dai 12 ai 19 anni.
Il Centro Terapeutico e Riabilitativo Semiresidenziale di Milano si pende cura di 40 piccoli con autismo. 34 sono bambini dai 2 agli 11 anni e 7 i ragazzini dai 12 ai 14 anni.
Dati che sottolineano come Fondazione Piatti concentri gran parte della propria attenzione proprio a favore dei più piccoli, una scelta ponderata che fa proprie le indicazioni a livello scientifico secondo le quali gli interventi precoci sono maggiormente capaci di determinare miglioramenti.

Anffas Varese e Fondazione Piatti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, inoltre, inaugurano il Cineforum 2016 dal titolo “Anch’io protagonista – Cinema e disabilità”.
La rassegna cinematografica, con proiezione gratuita di quattro film, vuole porre in evidenza l’autodeterminazione e la consapevolezza delle persone con disabilità e come la loro presenza nella società possa indicare punti di vista diversi e dare risvolti positivi a situazioni a volte anche drammatiche.
La visione di ogni film sarà preceduta dalla proiezione di un corto offerto da Festival del Cinema Nuovo di Gorgonzola.

Questo il programma:
Sabato 2 aprile (ore 21) – Adam (USA 2009) Regia di Max Mayer – Sala Garden – via IV Novembre, 17 – Gavirate (VA) – Presentazione a cura di Alessandro Leone – Cinequanon

Venerdì 8 aprile (ore 21) – Gabrielle – Un amore fuori dal coro (Canada 2013) Regia di Louise Archambault -Cinema Castellani – Via Acquadro, 32 – Azzate (VA) – Presentazione a cura di Alessandro Leone – Cinequanon

Sabato 16 aprile (ore 21) – Io sono Mateusz (Polonia 2013) Regia di Maciej Pieprzyca – Cinema Parrocchiale – Via Porro, 64 – Induno Olona (VA) – Presentazione a cura di Matteo Angaroni – Cinequanon

Sabato 23 aprile (ore 17) – Come saltano i pesci (Italia 2016) Regia di Alessandro Valori – Cinema Teatro Nuovo – Viale dei Mille, 39 – Varese – Presentazione a cura di Cinequanon


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