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Cooperazione & Relazioni internazionali

«I respingimenti collettivi dalla Grecia alla Turchia vanno contro la Convenzione di Ginevra»

L'avvocato e docente di diritto d'asilo Fulvio Vassallo: "Il governo turco ha già respinto afghani verso il Paese da cui erano scappati, c'è un'alta probabilità che lo faccia anche con quelli che in questi giorni vengono riportati in Turchia dalle isole greche sulla base dell'accordo tra Unione europea e Ankara". Nel frattempo si sta formando una rete di associazioni internazionali e si apre la possibilità "di un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo"

di Redazione

"Hanno tutti i connotati per essere considerati respingimenti collettivi di migranti, quelli in atto da questa mattina dalle isole greche alla Turchia". E' lapidario Fulvio Vassallo, avvocato e docente universitario di Diritto d'asilo, nel commentare quanto sta accadendo in queste ore: polizia greca e funzionari dell'Agenzia dell'Unione europea per il controllo delle frontiere, Frontex (come annuncia la stessa Agenzia sul proprio sito ufficiale), scortano i primi 202 migranti iracheni, pakistani e afghani su battelli di linea con destinazione la costa turca, sulla base dell'accordo Ue-Turchia che vuole frenare gli arrivi di richiedenti asilo in Europa.

"E' una negazione della propria nomea di continente difensore dei diritti umani: l'Europa, respingendo queste persone in Turchia, da dove probabilmente verranno rimpatriate nei luoghi da cui erano fuggiti, sta andando contro la stessa Convenzione di Ginevra, in particolare l'articolo 33 che sancisce il diritto di chi fugge da guerre o persecuzioni a chiedere asilo", sottolinea Vassallo. Queste prime 202 persone respinte dopo essere arrivate con i gommoni e rinchiuse negli hotspots presenti da qualche settimana sulle isole, potranno richiedere comunque l'asilo in Turchia? "Sì, ma la probabilita di accettazione della domanda è minima, visto che la Turchia non è nuova a rimpatri di migranti, per esempio verso l'Afghanistan".

Sulle isole come Chios è la stessa popolazione greca, assieme agli attivisti, che sta protestando a voce contro questi respingimenti: una situazione drammatica nella quale "la Grecia come stato esecutore, e ovviamente Unione europea, stanno compiendo un atto illegittimo", ricorda Vassallo. La possibilità per fermare il proseguimento di questo accordo – che con la formula one by one dovrebbe ora prevedere una prima ricollocazione di 202 rifugiati, nella maggior parte dei casi siriani, in diversi Paesi europei – ci sarebbe: "un gruppo di associazioni turche si sta collegando con altri enti internazionali nel creare una rete d'azione immediata, che può avere come primo riscontro un ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo nel momento in cui le persone respinte oggi in Turchia verranno rimandate nei rispettivi paesi d'origine". Oltre ai 202 di oggi, sono almeno 4mila i migranti trattenuti negli hotspots.

Foto: dromografos


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