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L’ictus si combatte a tavola: le 5 mosse vincenti

In occasione del mese dedicato alla prevenzione dell'ictus cerebrale da Alice Italia onlus diffusi i pareri degli esperti su come prevenire una patologia che rappresenta la seconda causa di morte a livello mondiale. I consigli dietetici per evitare le cattive abitudini e puntare a una sana alimentazione. Il consumo di olio d’oliva, frutta, verdura e pesce azzurro può ridurre il rischio ictus fino al 20%

di Redazione

È la seconda causa di morte a livello mondiale e la terza dei Paesi industrializzati. E le previsioni parlano di un raddoppio della mortalità da ictus entro il 2020 a causa dell’invecchiamento della popolazione. Aprile è il mese che la Alice Italia (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale) dedica alla prevenzione ricordando che l’ictus cerebrale non solo si può curare ma si può prevenire nell’80 % dei casi. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano di seguire adeguati stili di vita, che portino a controllare l’eccessivo peso corporeo e l’obesità, attraverso l’attività fisica moderata e costante, e un’alimentazione sana come quella che prevede la dieta mediterranea. Il controllo della pressione arteriosa è fondamentale, fin dai 40 anni, ancora più importante nei diabetici, così come il riconoscimento della aritmia cardiaca definita fibrillazione atriale e l’astensione dal fumo.

L’aprile 2016 è stato dedicato alla prevenzione a tavola e proprio per questa ragione Alice ha diffuso i cinque consigli dietetici degli esperti

Consumare pesce almeno 2 volte alla settimana, soprattutto salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota
Ridurre l’apporto di sale – massimo 5 gr al giorno
Consumare almeno 3 porzioni di frutta e almeno 2 di verdura al giorno
Limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale, preferendo quelli di origine vegetale
Bere non più di 2 bicchieri di vino al giorno

D'altra parte studi scientifici confermano come il consumo di olio d’oliva, frutta, verdura e pesce azzurro possa ridurre il rischio ictus fino al 20%. L’ictus cerebrale, purtroppo, rappresenta ancora la seconda causa di morte a livello mondiale e la terza nei paesi industrializzati. E le previsioni non sono delle migliori: entro il 2020 la mortalità per ictus rischia di raddoppiare a causa dell’invecchiamento della popolazione. L’ictus cerebrale, però, non solo si può curare ma si può prevenire nell’80 % dei casi: le linee guida sia nazionali che internazionali raccomandano di seguire adeguati stili di vita, che portino a controllare l’eccessivo peso corporeo e l’obesità, attraverso l’attività fisica moderata e costante, e un’alimentazione sana come quella che prevede la dieta mediterranea.

«Con campagne informative come "Aprile mese della prevenzione", Alice Italia Onlus intende ridurre l’incidenza dell’ictus cerebrale e migliorare la qualità della vita delle persone colpite, proprio attraverso la diffusione della conoscenza della patologia e dei suoi principali fattori di rischio», dichiara Francesco Gaballo, vicepresidente dell’Associazione.
La prevenzione inizia a tavola. In numerosi studi epidemiologici, infatti, la dieta è stata individuata come uno dei principali fattori di rischio modificabile.

L’Oms ha valutato in circa 2,64 milioni di casi all’anno il totale delle morti attribuibili a un inadeguato consumo di frutta e verdura. Aumentando il consumo individuale fino a 600 grammi al giorno, si potrebbe ridurre il rischio di infarto e ictus rispettivamente del 31% e del 19%. La tradizionale dieta mediterranea è caratterizzata da olio di oliva extravergine come principale fonte di grassi, da un elevato apporto di frutta, noccioline, verdure, legumi e cereali; da un moderato apporto di pesce e pollame, da un basso apporto di latticini, carne rossa e dolci e da un consumo da basso a moderato di vino, in particolare durante i pasti.

Un alto consumo di olio di oliva extravergine, che rientra tra le caratteristiche principali della dieta mediterranea, viene considerato come uno degli elementi che contribuisce maggiormente a proteggere il sistema cardiovascolare: un incremento di 23 grammi al giorno di consumo di olio di oliva è stato inversamente associato all’incidenza dell’ictus (riduzione del rischio del 20%) e alla mortalità (riduzione del rischio dell’11%).
Se da una parte ci sono nutrienti da consumare con moderazione, come sodio, alcol e grassi saturi perché aumentano il rischio vascolare, per altri, invece, è stato evidenziato un effetto protettivo: omega3, fibre, vitamina B6 e B12, così come l’assunzione di calcio e potassio diminuiscono il rischio di ictus cerebrale.
Seguire la dieta mediterranea riduce, dunque, il rischio di ipertensione, diabete, infarto, obesità e sindrome metabolica
.

Le regole di una sana alimentazione e uno stile di vita corretto, però, dovrebbero essere adottate sin da piccoli. I dati però dimostrano il contrario: secondo l’Oms, in Europa, 1 bambino su 3 tra i 6 e i 9 anni è sovrappeso o obeso. Ed è per questo che Alice Italia Onlus intende sensibilizzare le famiglie su una maggiore attenzione verso le cattive abitudini alimentari fin dall’infanzia. Non si deve dimenticare che una giusta prevenzione, oltre a benefici in termini di salute, comporterebbe un effetto positivo sul budget nazionale dei Paesi dell’Unione Europea, considerando che attualmente ben il 7% di questo budget viene destinato alle patologie collegate all’obesità.

In apertura foto di Sean Gallup/Getty Images


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