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Milano è una Città Amica dei Bambini, parola di Unicef

Per potersi dire ‘amica’ dei bambini, una città deve avviare un percorso di attuazione di nove punti, definiti dall’Unicef, che realizzano concretamente la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Il sindaco Giuliano Pisapia «questo riconoscimento è uno dei più importanti che Milano abbia ricevuto in questi cinque anni».

di Redazione

Milano è una ‘Città amica delle bambine e dei bambini’, parola di Unicef. Il riconoscimento è stato annunciato durante il 5° Forum delle Politiche sociali. Per il sindaco Giuliano Pisapia «questo riconoscimento è uno dei più importanti che Milano abbia ricevuto in questi cinque anni. Ho sempre sostenuto che le città migliori sono quelle che progettano e realizzano interventi per essere sempre più a misura dei piccoli cittadini; una città vivibile per i bambini è una città vivibile per tutti». È passato solo un anno da quanto il Comune di Milano ha deciso di avviare ufficialmente il percorso di validazione proposto da Unicef e tra gli esempi che il sindaco ha citato ci sono la cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri, la recentissima nomina del Garante dei Diritti per l’Infanzia e l’Adolescenza, Annamaria Caruso, il Muba, i Consigli di zona dei ragazzi e delle ragazze, il bike sharing dedicato ai piccoli.

Per potersi dire ‘amica’ dei bambini, una città deve avviare un percorso di attuazione di nove punti, definiti dall’Unicef, che realizzano concretamente la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia: ad esempio la partecipazione attiva delle bambine e dei bambini nelle questioni che li riguardano, un quadro legislativo che promuova e protegga i loro diritti, un’unità di intervento per i diritti dell’infanzia, una valutazione e un’analisi dell’impatto di leggi, politiche e prassi in vigore sui più piccoli, un rapporto sulla condizione dell’infanzia in città… «Costruire una città amica dei più piccoli significa realizzare un processo di attuazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Si tratta di un processo concreto, di un programma di azione attraverso il quale la città diventa più attenta all’infanzia in tutti gli aspetti della gestione amministrativa, dell’ambiente e dei servizi: sono lieta che il Comune di Milano abbia aderito al Programma Unicef ‘Città Amiche’ e sono certa che questo sia solo l’inizio di un percorso volto ad allargare e rinforzare le iniziative e i programmi declinati in ottica di diritti degli under 18», afferma Fiammetta Casali, Presidente del Comitato Provinciale di Milano per l’Unicef.

Foto Giuseppe Cacace AFP/Getty Images


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