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Progetto Home, un sms per dare una casa a un bimbo malato

In Italia, ogni anno, più di 2.300 tra bambini e adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche: per seguire i piccoli malati le famiglie spesso sono costrette a spostarsi in regioni diverse, lontano da casa. Fino al 20 aprile la campagna sms solidale sostiene il Progetto Home, per progetti di accoglienza come quello di cui parla nel video Francesca, mamma di Nicolò

di Redazione

Ogni giorno, nel mondo, viene diagnosticato un tumore a 700 bambini. In Italia, ogni anno, più di 2.300 tra bambini e adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche: per seguire i piccoli malati le famiglie spesso sono costrette a spostarsi in regioni diverse, lontano da casa, poiché i reparti specializzati in oncoematologia pediatrica non ci sono dappertutto.

Bambini e famiglie hanno diritto alla salute e alla migliore qualità possibile di vita, che significa anche poter contare su una casa lontano da casa. Sono questi gli obiettivi del “Progetto Home”, sostenuto dall’edizione 2016 di “Trenta Ore per la Vita” (sui social con l’hashtag #‎progettoHome e info http://www.trentaore.org). Fino al 20 aprile 2016 è possibile sostenere i progetti scelti da “Trenta Ore per la Vita” attraverso un sms al numero solidale 45594.

Una casa come quella realizzata grazie anche a Francesca, mamma di Nicolò, che in questo video racconta di come, dopo aver perso suo figlio, abbia voluto impegnarsi per tutti gli altri bambini malati di tumore, che «non sono angeli, sono bambini».

Con i fondi raccolti, Trenta Ore per la Vita sosterrà i seguenti progetti:

  • Residenze: realizzazione di due case di accoglienza gratuite per famiglie con bambini malati di tumore (con AGOP Onlus a Roma e con AGEBEO Onlus a Bari); 

  • Ospedali: ristrutturazione del day hospital oncoematologico pediatrico del Policlinico San Matteo di Pavia in collaborazione con Soleterre Strategie di Pace Onlus; “umanizzazione” del reparto di radioterapia pediatrica dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno con Open Onlus; e, come “progetto speciale”, la ristrutturazione del reparto di rianimazione pediatrica degli Spedali Civili di Brescia; 

  • Riabilitazione: costruzione di una palestra per la riabilitazione motoria dei bambini e degli adolescenti presso il “Centro Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino” Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma a Monza; 

  • Assistenza, formazione dei volontari e sostegno e psico-oncologico: due sono i progetti di assistenza che prevedono un percorso di sostegno e di accompagnamento dei piccoli pazienti onco-ematologici e delle loro famiglie (a Bologna con AGEOP Onlus e a Roma con Associazione Peter Pan Onlus).