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Operative le intese bilaterali con Cile e Cina

La Commissione Adozioni Internazionali ha comunicato di aver concluso altri due importanti accordi di collaborazione in materia di adozioni, uno con l'Autorità Centrale della Repubblica Popolare Cinese, l’altro con l’Autorità Cilena. Le intese bilaterali sono state sottoscritte rispettivamente nel luglio 2015 e nell'ottobre 2015, ma ora la Cai ne annuncia l’operatività.

di Sara De Carli

Dopo gli accordi con Burundi e Cambogia, rispettivamente firmati il 25 luglio 2014 e il 17 settembre 2014, resi noti nell’ottobre di quell’anno, ieri e oggi la Commissione Adozioni Internazionali ha comunicato di aver concluso altri due importanti accordi di collaborazione in materia di adozioni, uno con l'Autorità Centrale della Repubblica Popolare Cinese, l’altro con l’Autorità Cilena.

Le intese bilaterali sono state sottoscritte rispettivamente il 9 luglio 2015 e il 23 ottobre 2015, ma ora la Cai ne annuncia l’operatività, facendo cenno in entrambi i casi all'«approfondita e produttiva sessione di lavoro tenutasi a Roma». L’intesa «semplifica le relazioni tra i due Paesi e pone al centro del percorso adottivo l'interesse superiore del minore».

In base al report statistico del 2013, dal 2000 i bambini adottati da coppie italiane in Cina sono 613 (il primo accordo risale al 2008 e nel 2013 i bambini avevano in media 3,5 anni ), dal Cile 689 (nel 2013 avevano in media 7,6 anni), dal Burundi 51 (3,9 l’età media). In Cambogia le famiglie non possono adottare da anni: fra il 2000 e il 2011, anno degli ultimi (42) arrivi, 839 bambini cambogiani hanno trovato famiglia in Italia (dati Cai-Rapporto statistico 2011).

In allegato i quattro documenti pubblicati dalla Cai.

Foto ChinaPhotos/Getty Images


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