Welfare & Lavoro

Adozioni internazionali, i dati 2015 ve li dà Vita

La presidente della Commissione Adozioni Silvia Della Monica aveva annunciato la pubblicazione dei dati entro aprile, ma non è successo niente. Allora abbiamo alzato il telefono e chiamato tutti i 62 enti autorizzati per chiedere loro il numero di bambini entrati in Italia l'anno scorso. Ci hanno risposto in 50 (tra cui tutti i più "grandi", ma molti telefoni squillavano a vuoto), e il totale segna un altro record negativo. Eccolo

di Gabriella Meroni e Sara De Carli

«Le nuove statistiche verranno rese note entro la fine del mese. Ma posso già anticipare che per la prima volta i numeri ricominciano a crescere»: così aveva risposto la presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Silvia Della Monica, nell’intervista rilasciata a la Repubblica. Era il 6 aprile e noi le abbiamo creduto. Anche perché negli stessi giorni a Controradio (clicca qui per ascoltare) la presidente aveva riaffermato che «i dati che stiamo per pubblicare, nel mese di aprile come abbiamo preannunziato in più convegni e in più sedi, sono i dati che riguarderanno il 2014 e 2015, facendo un esame delle situazioni per singolo Paese in maniera tale che questo studio abbia un’utilità». Aveva anche precisato che «non vi è obbligo di pubblicità per la Commissione ma noi la vogliamo dare lo stesso. Mentre la Commissione non ha obbligo di pubblicità, gli enti hanno l’obbligo di pubblicare i dati sui loro siti, basta fare un giro per saperli. Ma io non credo che sia il problema dei dati e della quantità ma quello della qualità e della pulizia delle adozioni che ci deve interessare».

Aprile però è passato e i dati non sono stati pubblicati. Allora abbiamo raccolto l’invito della presidente e siamo andati a farci «un giro» sui siti degli enti autorizzati, per mettere insieme questi numeri. Di “obbligo” in realtà non si parla nemmeno per gli enti, né nel Regolamento né nelle Linee guida, benché vi sia un accordo fra gli enti per la pubblicazione sui siti delle Carte dei servizi e dei dati statistici. La prima cosa che abbiamo scoperto quindi è che non tutti gli enti, anzi meno della metà, pubblicano i dati aggiornati sui propri siti (anche perché alcuni un sito non lo hanno proprio).

Poco male, abbiamo alzato il telefono e chiamato tutti. Ci abbiamo messo poco più di una giornata di lavoro, la Cai sicuramente ci avrebbe messo di meno. A qualche numero di telefono non risponde nessuno, qualcuno ha glissato, qualcuno ha detto di non voler comunicare il dato. Siamo arrivati comunque a censire gli ingressi effettuati con 50 enti su 62 (in cui figurano quelli con il maggior numero di adozioni, l'80,6%), per un totale di 1.944 bambini adottati nel 2015.


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