Identificato un nuovo fattore a salvaguardia delle estremità dei cromosomi

La Separasi protegge le estremità cromosomiche impedendo “catastrofi molecolari” causa di malattie genetiche e tumori. Lo studio dei ricercatori di Istituto Pasteur Italia e Sapienza - Università di Roma è pubblicato su Nature Communications

di Redazione

Un gruppo di ricercatori guidati da Giovanni Cenci (del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “C. Darwin” di Sapienza e Istituto Pasteur Italia) ha identificato un nuovo fattore che previene la fusione dei cromosomi – uno degli eventi che maggiormente minacciano la stabilità genomica. Le alterazioni dei cromosomi rappresentano una seria minaccia alla stabilità della cellula e molto spesso sono alla base della catastrofe genomica causa di numerose patologie, incluso i tumori. Per difendersi da tali pericoli, le cellule ingaggiano proteine “salva-cromosoma” specializzate : la loro identificazione e caratterizzazione è di fondamentale importanza per comprendere le basi molecolari dei fenomeni patologici legati alle alterazioni dei cromosomi. Lo studio dei ricercatori di Istituto Pasteur Italia e Sapienza – Università di Roma è pubblicato su Nature Communications

«All’estremità dei cromosomi» spiega Cenci «è presente un cappuccio protettivo, il telomero, che tra le varie funzioni, impedisce ai cromosomi stessi di fondersi fra loro – una caratterista tipica delle cellule tumorali. Con la nostra ricerca abbiamo identificato un nuovo fattore posto a salvaguardia del telomero. È la Separasi: una proteina molto conservata e già nota per il suo ruolo nella regolazione della separazione dei cromosomi durante la divisione cellulare».

In apertura Spencer Platt/Getty Images


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