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M5S: “No alla museruola di Stato agli Enti locali, unico baluardo contro l’azzardo”

Massima allerta per la Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali prevista domani. Che cosa ne uscirà in tema di azzardo? Nel Governo - osservano dal M5S - "c'è chi vuole disarmare i comuni, magari promettendo una compartecipazione agli incassi erariali". Siamo alle solite.

di Redazione

Oggi, osserva Matteo Mantero, deputato del M5S, "ci sono 15 regioni e 150 Comuni che lottano contro azzardopatia vanno tutelati e va chiesto a tutti un dovere di coerenza fra parole e fatti". I comuni sono stati i soli – ha osservato Mantero – a muoversi per una tutela della salute dei cittadini e dell'ordine pubblico, ma a qualcuno non piace".


Per questo, ha osservato Roberto Fico (M5S), nella conferenza stampa indetta alla Camera dei Deputati e conclusasi poco fa, "noi del M5S siamo a difesa degli enti locali, oggi unico baluardo contro l'azzardo di massa".


DomanI 5 maggio, la Conferenza Stato-Regioni avrà all'ordine del giorno la richiesta di adottare. misure rispetto alle competenze dei Comuni rispetto al gioco d’azzardo. C'è, osserva Massimo Baroni (M5S), "il fondato timore è che, dopo innumerevoli tentativi, questa volta il governo riuscirà a mettere la 'museruola' a quell’istituzione che oggi sul nostro territorio è il primo e spesso unico deterrente rispetto al dilagare del gioco d’azzardo".

Un’operazione che, aggiunge Endrizzi, "farebbe felice la lobby del gioco e la criminalità, che lucra anche sul gioco legale, ma che andrebbe contro la tutela della salute dei cittadini italiani". Quando si parla di concessioni e di Concessionarie di Stato la parola chiave dovrebbe essere trasparenza. Invece, osserva Gabriele Mandolesi a nome di Slot Mob, "le concessionarie del gioco azzardo sono le uniche in Italia che possono permettersi di non rilevare chi ne fa parte, è inaccettabile".

Come inaccettabile è che, a 5 mesi dall'inizio dell'anno, e alla vigilia di questo importante appuntamento, i Monopoli di Stato e il Mef non abbiamo ancora reso pubblici i dati su flussi e volumi di gioco del 2015. Dati più volte promessi. Ma, si sa, non ogni promessa è debito


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