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In Ecuador prosegue l’azione di Sos Villaggi dei Bambini

Molti bambini hanno perso le loro famiglie e hanno bisogno di protezione immediata e di essere ricongiunti. L'associazione sta operando per sostenere i minori e le famiglie in difficoltà offrendo assistenza psicologica e medica. Le zone in cui sta concentrando i suoi sforzi sono Pedernales e Portoviejo (nella provincia di Manabí tra le più colpite dal sisma)

di Antonietta Nembri

A poco meno di un mese dal terremoto che il 16 aprile scorso ha devastato l’Ecuador (il sisma è stato di 7,8 gradi della scala Richter) continua l’opera di emergenza di Sos Villaggi dei Bambini, realtà presente nel Paese latinoamericano da oltre 50 anni.
Le province più colpite sono state Esmeraldas e Manabí. 660 sono le vittime, 30mila le persone che vivono in rifugi temporanei e 6.800 le famiglie evacuate. Gravi i danni alle infrastrutture, scuole e ospedali. Molti bambini hanno perso le loro famiglie e hanno bisogno di protezione immediata e di essere ricongiunti.

Dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, il presidente Rafael Correa ha creato una Commissione per la ricostruzione e la riattivazione produttiva delle zone colpite dal terremoto. Nelle province di Manabí e Esmeraldas vi è oggi una forte presenza militare, per controllare le città più colpite e facilitare la distribuzione di cibo e acqua alle famiglie nei rifugi temporanei.
Sos Villaggi dei Bambini sta lavorando per sostenere i bambini e le famiglie in difficoltà offrendo assistenza psicologica e medica. Le zone in cui sta concentrando i suoi sforzi sono Pedernales e Portoviejo (nella provincia di Manabí).

In una nota, Sos Villaggi dei Bambini Italia presenta un aggiornamento sulla risposta Sos all’emergenza Ecuador: «Due squadre di psicologi e assistenti sociali stanno operando nei campi di soccorso per dare sostegno ai bambini soli e occuparsi del ricongiungimento familiare». Inoltre «Sono stati creati Centri di Distribuzione di acqua e cibo a Quito e a Portoviejo per le famiglie in difficoltà». Inoltre l’organizzazione sta collaborando con «con l’Associazione tedesca MHD (Medizinisches Hilfswerk Deutschland) per fornire sostegno sanitario. Si temono il tetano e la febbre gialla».

(In apertura e nella gallery qui sotto immagini dall'Ecuador di Sos Villaggi dei Bambini)

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Andreas Papp, direttore internazionale dei Programmi di Emergenza Sos Villaggi dei Bambini riferisce: «Noi siamo in Ecuador dal 1964. Aiutiamo i bambini e le famiglie qui da tantissimi anni. Sono più di 6.000 le persone che beneficiano dei nostri programmi e servizi. I nostri 6 Villaggi Sos in Ecuador non sono stati fortunatamente colpiti. Non ci sono feriti e vittime tra i nostri bambini, ragazzi, Mamme Sos e collaboratori, ma non possiamo ignorare quello che sta accadendo vicino e intorno a noi. Il nostro compito adesso è quello di sostenere e proteggere i bambini che sono rimasti soli e aiutare tutte le famiglie vulnerabili colpite dal disastro. Dobbiamo accogliere, chi è solo, in spazi sicuri e cercare con urgenza le famiglie disperse per poterli ricongiungere. I bambini da proteggere sono migliaia e il numero tende ad aumentare di giorno in giorno. Temiamo di non riuscire ad aiutarli se non interveniamo subito. Dobbiamo garantire loro acqua, cibo, medicine, coperte, ricovero, supporto psicologico e dobbiamo farlo adesso».