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Con l’Operazione ZeroVirgola i centesimi diventano solidali

I dipendenti Day-Gruppo Up devolvono in beneficenza i centesimi di euro dopo la virgola del loro stipendio e se vogliono anche di più. Le associazioni beneficiate quest'anno sono Azione contro la Fame e Fondazione Ant. Un'iniziativa che potrebbe fare scuola

di Antonietta Nembri

Donare i centesimi dello stipendio su base mensile, arrotondando per difetto all’euro, per un’operazione di solidarietà. È questa la proposta che hanno ricevuto i dipendenti di Day-Gruppo Up, un’azienda con sede a Bologna che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alle persone come buoni pasto, programma di incentive e piani welfare. Si tratta di un modello mutuato dall’esperienza del Gruppo Up, la multinazionale Groupe UP, cooperativa sociale nata in Francia oltre cinquanta anni fa e presente in 17 Paesi del mondo di cui Day è parte e che ha lo scopo di sostenere progetti sociali. Il Groupe Up è uno dei maggiori attori dell'economia sociale e solidare (ESS), settore che coniuga modenità, innovazione, ruolo sociale e sviluppo durevole

Quella che ha preso il via a febbraio di quest’anno è stata denominata “Operazione ZeroVirgola”, con riferimento ai decimi di euro dello stipendio dopo la virgola e vede due associazioni beneficiarie che sono state scelte dagli stessi dipendenti Day ai quali era stato inviato un questionario.
Oltre ad Azione contro la Fame, partner principale identificato da Day Gruppo UP per il 2016, i dipendenti hanno indicato per il 79% l’associazione Ant, che si occupa di assistenza e sostegno ai malati oncologici.

Individuati i beneficiari della donazione, i dipendenti hanno quindi scelto liberamente se aderire o meno all’operazione ZeroVirgola. La decisione individuale presa è revocabile in qualsiasi momento. Più del 60% dei dipendenti di Day Gruppo Up ha aderito all’Operazione ZeroVigola.
L’87% di loro ha deciso di donare i centesimi di euro, mentre il 13% ha compiuto la scelta di devolvere un importo fisso dello stipendio.

«Siamo orgogliosi di questa iniziativa che ha ottenuto un ampio seguito, sia in Francia sia in Italia. Il nostro obiettivo è quello di facilitare la vita dei lavoratori con semplici soluzioni quotidiane, sensibilizzandoli allo stesso tempo con iniziative di charity come questa», dichiara Marc Buisson, presidente e amministratore delegato di Day – Gruppo Up

Il contributo donato riguarda esclusivamente i centesimi dopo la virgola dello stipendio, con un arrotondamento per difetto alla cifra intera. Quindi la somma massima mensile donata da ogni lavoratore non può superare 99 centesimi di euro (esempio: stipendio di 1 050,65€, donazione automatica di 0,65€). In un anno la cifra devoluta non supera il valore di €11.88, e l’operazione di arrotondamento dello stipendio avviene automaticamente nella busta paga del singolo lavoratore.

È stata anche data la possibilità di donare un importo fisso mensile (5 euro al mese, equivalente a 60€ all’anno). Gli importi sia decimali che a cifra fissa, sono deducibili dai redditi da lavoro dipendente.

L’iniziativa ha preso il via con la mensilità di febbraio 2016 e andrà avanti fino a dicembre, poi saranno scelte altre associazioni da sostenere per il 2017.
Un’idea e una modalità interessante di fare solidarietà che potrebbe fare scuola anche in altre aziende.


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