Famiglia & Minori

Povertà educativa, a Cagliari fitto confronto tra associazioni e candidati sindaci

Si è svolto nel capoluogo sardo il primo di cinque appuntamenti in altrettanti città - con Milano, Roma, Napoli e Torino - organizzato dall'ong WeWorl invitando gli enti del Terzo settore cittadini. Ecco com'è andata a

di Redazione

Le prossime elezioni amministrative che decideranno del governo di quasi 1400 Comuni italiani, di cui 26 comuni capoluogo di provincia, sono anche l’occasione perché ai neoeletti venga dato un mandato per rilanciare le politiche sociali locali. L'ong WeWorld e la Rete nazionale Frequenza200 per la prevenzione dell’abbandono della scuola e la promozione di un educazione di qualità inclusiva per tutti hanno promosso una serie di incontri, in collaborazione con l’associazionismo dei territori interessati, in diverse città italiane, tra cui Milano, Roma, Torino, Napoli, Cagliari, Roma. Principio chiave della rete Frequenza200, che collabora con scuole ed enti locali, è l’inclusione e la lotta alla povertà educativa, parte di un processo in cui bambini e bambine, ragazzi e ragazze possano essere tutti valorizzati e forniti di uguali opportunità, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica, socioeconomica e culturale.

"Le amministrazioni locali hanno un ruolo importante nel promuovere politiche educative e scuole che siano veramente aperte a tutti. Il numero elevato di giovani senza lavoro, scarsamente istruiti e fuori dai percorsi educativi, che spinge l’Italia ai vertici delle classifiche europee della disoccupazione giovanile, ha la sua origine in una scuola che esclude, invece che accogliere, che non promuove la qualità, che non sperimenta modelli partecipati di educazione. Esiste, però, anche un’altra scuola fondata su un’alleanza educativa tra scuola e famiglia, che promuove pratiche basate sulla corresponsabilità tra pubblico e attori non profit, una scuola che vince la dilagante povertà educativa", è la linea tracciata WeWorld.

Il primo confronto si è svolto il 12 maggio a Cagliari e vi hanno preso parte rappresentanti di quasi tutte le liste in lizza. Organizzato all’EXMé, ha visto la partecipazione di oltre 20 realtà del terzo settore, tra cui: Agevolando, Domus de Luna, ABC, Isperantia, Codice Segreto, Djapo, Ass. Immigrati Corno d’Africa, FISH, Ass. Amal, Ass. Peter Pan,Polo Positivo, Ass. Pamoja, Salesiani per il sociale, Comitato famiglie 162 e Fondazione Somaschi, La Clessidra e WeWorld della rete Frequenza200. Al centro delle questioni sollevati tre temi: le politiche locali per la disabilità, la questione dell’immigrazione, il tema della politiche per i bambini e gli adolescenti.

Per il tema delle politiche per la disabilità, le questioni più rilevanti hanno toccato: la proposta di creare un disability manager locale, la fruibilità di centri e spazi pubblici e la consulta per la disabilità. Sul tema della migrazione, le questioni della funzionalità della consulta dei migranti, poi la mancanza di spazi di prima e pronta accoglienza, la creazione di un albo dei mediatori comunali. Per quanto riguarda invece le politiche educative ed i giovani, la Sardegna è penalizzata da una delle percentuali più alte d’Italia per dispersione scolastica e giovani che non studiano non lavorano e non si formano. In Sardegna la dispersione scolastica nelle superiori arriva al 25 % i Giovani Neet di 15-29 anni che non studiano non lavorano e non si formano sono il 31,8% contro la media nazionale del 26% e del 15,4% in Trentino. L’Ente locale con le sue articolazioni ha una funzione importante nel garantire una educazione inclusiva e di qualità, nell’ottica di sostenere l’azione educativa svolta da scuole ed attori del terzo già in rete nei territori. Tale azione potrebbe essere più incisiva se vi fosse maggiore chiarezza sugli obiettivi, le risorse e l’utilizzo degli spazi. Una prima richiesta ha riguardato il mantenimento di almeno cinque centri aggregativi, spazi di protagonismo attivo dei ragazzi.

Poi il sostegno nei centri aggregativi individuati di spazi specifici dedicati al recupero scolastico e prevenzione della dispersione sia in orario doposcuola (recupero apprendimenti) che durante l’ attività scolastica che preveda il supporto ai docenti per compresenza in orario scolastico (laboratori). Infine il rafforzamento di un Osservatorio pubblico-privato sulla dispersione scolastica, individuando un referente del Comune a cui sia data delega per la promozione di tavoli consultivi che permettano di essere luoghi di l’analisi, monitoraggio del fenomeno e delle azioni per contrastala e prevenirla. Tutti i cadnidati presenti hanno accolto le proposte sollevate, dividendosi però su come reperire le risorse per finanziarle . Questione, quest’ultima che, con la nascita di Cagliari Città metropolitana vedrà il comune capoluogo avere un ruolo traino nel definire le politiche sociali di un’area di quasi 400mila persone. Il tema dei servizi alla persona dovrà trovare un suo spazio all’interno di politiche locali che sull’uso dell’ampio patrimonio pubblico e sul rilancio dell’economia e del turismo vedranno altri due temi cruciali.

Candidati invitati e presenti: Massimo Zedda sindaco uscente coalizione centro sinistra non presente, Piergiorgio Massidda che gyuida un gruppo di liste di centro, A. Martinez 5 stelle non presente, A. Agus popolo della famiglia non presente, Paolo Casu a capo di una coalizione di liste civiche presente, Enrico Lobina Rif. Comunista Cagliari Città capitale presente, Paolo Matta con la lista civica la Quinta A presente.

Incontri successivi:

17 maggio – Torino – ASAI – Porta Palazzo via Gené, 12 – ore 16:00

17 maggio – Roma – Forum del settore Lazio confronto con i candidati Sindaco – Città dell’Altra Economia ore 16.00

25 maggio – Milano – Centro Frequenza 200, via padre Luigi Monti 22 – zona Niguarda ore 17.00

Napoli – da definire


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