Economia & Impresa sociale 

Stefano Granata è stato confermato alla guida di CGM

L’assemblea dei soci del Gruppo Cooperativo ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. Il presidente, riconfermato, ha delineato la sfida del prossimo triennio: «Ridisegnare il ruolo della rete e dell'impresa sociale»

di Redazione

Si è riunita l’assembra dei soci di Gruppo Cooperativo CGM, la più grande rete italiana di imprese sociali, che ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione e ha confermato la presidenza di Stefano Granata per il prossimo triennio. Giuseppe Bruno sarà il Vice Presidente, mentre Francesca Bottai, Italo Manfredini, Fabrizio Sigona, Elena Silvestri e Alberto Torchio saranno i nuovi consiglieri. Vincenzo De Bernardo di Fondosviluppo e Massimo Stucchi di Intesa San Paolo saranno i soci sovventori.

L’assemblea è stata un’occasione per ripercorrere la strada intrapresa finora dal Gruppo CGM e per delineare le sfide dei prossimi tre anni. «Per creare impatto nelle comunità dobbiamo rispondere alle nuove esigenze della società», ha dichiarato Stefano Granata, presidente di CGM. «Si tratta di necessità che nel tempo sono cambiate, non sono più e solo codificate verso certe categorie di utenti ma riguardano la comunità intera», ha continuato Granata. «Sono bisogni complessi ai quali le imprese sociali devono saper rispondere per essere inclusive e per evitare di rimanere marginali. Solo se sapremo connettere e connetterci, saremo in grado di delineare un ruolo per le imprese sociali», ha concluso il presidente.

Ridisegnare la rete significa, pertanto, passare dalla struttura “monolitica” dei consorzi tradizionali a un sistema dinamico costituito da consorzi più agili, cooperative, imprese sociali, gruppi cooperativi, nuovi vettori imprenditoriali profit – non profit: un progetto certamente più sfidante per il prossimo triennio ma che sarà anche più complesso da gestire.

In quest’ottica CGM si deve posizionare nella “terra di mezzo” tra mercato pubblico e mercato privato, unendo le forze positive e le risorse che provengono da entrambi i settori, puntando su strategie e piani industriali, facendo leva sulla formazione, sulle competenze, sulla creazione di nuove filiere commerciali, scommettendo sulle giovani generazioni. In questo modo CGM potrà continuare a giocare il suo ruolo di grande piattaforma di scambio per l’impresa sociale italiana ed europea, e aprirsi al mercato per creare lavoro e ricchezza.


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