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Francesco: «Se la Chiesa è ingabbiata nelle leggi rende schiavi»

Il Papa a Santa Marta: i cristiani non devono chiudersi in un sistema di regole e «casistica», ma avere «memoria» dei doni di Dio, fidarsi delle parole dei profeti e puntare sulla forza della «speranza»

di Redazione

Ogni volta Papa Francesco riesce a sorprendere. Anche nelle semplici omelia a Santa Marta. Nel cammino della fede l’eccesso di importanza della norma può soffocare il valore della memoria e il dinamismo dello Spirito, è l’ultimo ammonimento del Pontefice. Se la Chiesa si riduce alle regole, alla dottrina e alla legge diventa un carcere e rende schiavi.

«I dottori della legge, i teologi che vanno sempre sulla via della casistica e non permettono la libertà dello Spirito Santo, non riconoscono il dono di Dio e ingabbiano lo Spirito, perché non permettono la profezia della speranza». Dunque, «una Chiesa così organizzata fa schiavi!». Papa Francesco lo sottolinea nell'omelia della messa celebrata alla domus di Santa Marta in Vaticano.

Il Pontefice ricorda che «Gesù rimprovera a questa gente di girare mezzo mondo per avere un proselito e quando lo trova lo fa schiavo» e che «San Paolo parla della schiavitù della legge e della libertà che dà la grazia. Un popolo è libero, una Chiesa è libera – avverte il Papa – quando ha memoria, quando lascia posto ai profeti e quando non perde la speranza».

Da qui, le domande che Francesco pone ai fedeli cristiani: «Io ho memoria delle meraviglie che il Signore ha fatto nella mia vita? Io ho memoria dei doni del Signore? Io sono capace di aprire il cuore ai profeti? Io sono aperto o sono timoroso e preferisco chiudermi nella gabbia della legge? Infine: io ho speranza nelle promesse di Dio?».


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