Education & Scuola

I ragazzi di Kayròs “Rebels” con il crowdfunding

Viene presentato sabato 4 giugno il docu-reality sull'avventura di un gruppo di adolescenti in custodia nella comunità di don Claudio Burgio. È anche possibile sostenere la produzione dal contenuto sociale lanciata da Invisibile Film con Tv2000. La serie andrà in onda a settembre

di Antonietta Nembri

Si intitola Rebels ed è il nuovo docu-reality che presenta un forte contenuto sociale. Rebels racconta la realtà della Comunità Kairòs, diretta da Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano. I ragazzi della comunità saranno seguiti per un mese dalle telecamere. Sono giovani che hanno commesso reati, talvolta anche gravi, ma grazie alla "messa alla prova", accedono al blocco del processo, scontano la pena in comunità lavorando e studiando in piena libertà e, soprattutto, non vanno in carcere ma restano uomini liberi con la fedina penale pulita.

Prodotto da “Invisibile Film” di Milano Rebels è un progetto dei registi Donato Pisani e Aldo Innocenti e andrà in onda in 8 puntate di 50 minuti su TV2000, dal prossimo settembre. Il progetto viene presentato in occasione della mostra Identity che si terrà sabato 4 giugno dalle ore 17 alle ore 21,30 allo Spazio Elf di via Gerolamo Emiliani 1 a Milano.

Con l’obiettivo di garantire il finanziamento del format televisivo, che persegue l’obiettivo di sensibilizzare più persone possibili e aiutare i ragazzi, è stato lanciato un crowdfunding a cui si può partecipare visitando il sito d produzioni dal basso (La Schiscetta del resto è un modo per contribuire concretamente all’educazione dei ragazzi delle comunità Kayros, offrendo loro l’opportunità di un lavoro onesto e la possibilità di essere formati nell’ambito delle attività di ristorazione, attraverso la competenza e la passione di professionisti e volontari del settore).

Dichiara Don Burgio: «In Rebels saranno raccontate le vite dei ragazzi, il loro passato, le loro aspettative, le loro scommesse, la loro forza nel voler cambiare il proprio destino» racconta don Burgio. «Questi giovani sono lo specchio di quanto avviene nel mondo giovanile oggi, sono il risultato di quello che la società adulta impone loro come modelli di vita riuscita».
Gabriella Manfrè di Invisibile Film aggiunge che «l’obiettivo principale di Rebels non è solo quello di costruire un programma forte, bello e divertente tutto realizzato con storie vere, emozionanti, ma soprattutto dimostrare che si può fare una nuova televisione bella e allo stesso tempo utile».

Partendo dal progetto di costituire una squadra di calcio per una partita benefica, Rebels focalizza l'attenzione dello spettatore sulle storie spesso drammatiche dei ragazzi, sul loro vivere insieme la vita in comunità e sulla loro visione del proprio futuro. Parteciperanno al format anche personalità del mondo dello sport e dello spettacolo.
Nel quotidiano le attività dei ragazzi saranno divise in due categorie: le prove giornaliere all’interno della comunità e le attività nella città, infatti i ragazzi realizzeranno opere di utilità sociale, lasciando un segno della loro presenza. I Rebels avranno così realizzato in città quello che nessuno ha voluto o potuto fare prima di loro.


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