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Cooperazione & Relazioni internazionali

Integrazione: Parigi apre i suoi ristoranti agli chef rifugiati

Un Festival culinario tutto speciale si svolge nella capitale francese nei giorni che precedono la Giornata mondiale del rifugiato. Ai fornelli di famosi locali si alterneranno cuochi famosi e non provenienti da paesi in guerra, per rivelare il loro talento e sensibilizzare all'accoglienza

di Gabriella Meroni

Si svolgerà a Parigi in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, dal 17 al 21 giugno, il primo Refugee Food Festival, manifestazione organizzata in collaborazione con l'Unhcr nel corso della quale alcuni tra i migliori ristoranti parigini aprono le loro cucine a chef rifugiati per scoprire il meglio della cucina siriana, della Costa d'Avorio, dell'Iran e dello Sri Lanka. Obiettivo dell'evento è creare un momento di incontro culturale attraverso la passione più comune nel mondo: la cucina.

«Vogliamo mostrare che dietro a ciò che alcuni chiamano "la crisi dei migranti", ci sono donne e uomini che arrivano in Francia con talenti che aspettano solo di essere rivelati», scrivono gli organizzatori, due videomaker autori di una serie di trasmissioni sulle cucine del mondo intitolata Food sweet food. «Siamo convinti che al di là della sfida umana, sociale ed economica rappresentata dall'arrivo di migranti, l'interazione culturale è un'opportunità per la scena del cibo di Parigi. Perché è l'ultimo baluardo contro la barbarie, la solitudine, problemi. Il cibo che è la vita, è l'amore, la famiglia e gli amici». Nel manifesto di Refugee Food Festival si legge inoltre che d fronte a una crisi umanitaria, l'unica risposta è aprirsi agli altri, rispettando la loro dignità, umanità e cultura. «La scoperta di altre culture culinarie ci permette di capire la diversità, guardandola come una ricchezza e un'opportunità da cogliere».

Tra i locali che partecipano all'iniziativa figura anche il Freegan Pony, locale (nella foto) aperto da novembre 2015 che si autodefinisce la "prima mensa partecipata freegan d'Europa". Qui – come dice il nome stesso – si pratica il freeganesimo, ovvero il recupero di scarti di cibo intatti per ridurre lo spreco ma, soprattutto, trasformarli in piatti gourmand. Nel ristorante il menu varia ogni giorno in base ai cibi recuperati; la sera del 17 giugno gli avventori troveranno in cucina lo chef siriano Mohamad, ex protagonista di un reality tv dedicato alla gastronomia nel suo paese.


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