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800mila razioni donate da Pane Quotidiano

La storica associazione nel 2015 ha distribuito di 810.338 aiuti alimentari ai più bisognosi nelle due sedi di Milano. Tra le 2.500 e le 3mila persone sono accolte ogni giorno. La sede di viale Toscana ha però bisogno di ristrutturazioni anche per creare spazi di accoglienza ed evitare le lunghe code

di Antonietta Nembri

Le file davanti alle due sedi di Pane Quotidiano a Milano sono sempre molto lunghe: uomini, donne, anziani, bambini… un’umanità bisognosa alla quale l’associazione nel 2015 ha distribuito oltre 800mila razioni alimentari. I dati diffusi da Pane Quotidiano – storica organizzazione milanese con quasi 120 anni di storia (è stata fondata nel 1898) e di impegno per assicurare ogni giorno e gratuitamente cibo alle fasce più povere della popolazione – parlano di oltre 67mila razioni mensili distribuite dalle sedi di viale Toscana e viale Monza per un totale di 810.338. Le statistiche – segnalano dall’associazione – «vedono una leggera diminuzione rispetto agli 817.082 del 2014, ma ancora troppi rispetto ai 778.666 del 2013»
Sono dati che rispecchiano un problema: il progressivo aumento delle richieste di aiuto da parte di una nuova categoria di poveri che la crisi economica ha contribuito a formare. Anziani soli, famiglie con problemi economici, disoccupati, cassintegrati, separati e divorziati che si sono aggiunti a chi già versava in condizioni di indigenza e hanno accresciuto la fila di coloro che ogni mattina si presentano nelle due sedi milanesi di Pane Quotidiano.

Anche se con l’aiuto dei propri volontari e delle aziende sponsor che la sostengono con donazioni di generi alimentari e contributi economici l’associazione è riuscita a far fronte alle richieste sempre maggiori di aiuto, Pane Quotidiano è sempre alla ricerca di persone a aziende che la supportino.

Sono tra le 2500 e le 3mila le persone accolte ogni giorno e questo non può che creare difficoltà logistiche e strutturali. «Tutte le mattine fuori dalla nostra associazione c’è una lunga coda di persone in attesa della propria razione giornaliera. Si trovano già in condizioni difficili e non vogliamo che debbano sopportare ulteriori situazioni di disagio», commenta Luigi Rossi, vicepresidente di Pane Quotidiano.
«La nostra sede ha bisogno di essere ristrutturata, per creare spazi di accoglienza e migliorare l’area di stoccaggio dei viveri. Speriamo davvero di trovare abbastanza fondi da permetterci di portare avanti questo progetto e di trovare aziende o persone che vogliano investire nel dare un supporto concreto non tanto a noi, ma a tutte quelle persone che ogni giorno chiedono il nostro aiuto» è l’appello conclusivo di Luigi Rossi. Pane Quotidiano, infatti, sta cercando dei fondi che la possano aiutare con il progetto di ristrutturazione della sede di Viale Toscana, per sistemare propri spazi e renderli più agevoli e accoglienti.


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