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A Rondine si costruiscono i cittadini del Terzo Millennio

Parte oggi a Rondine, Arezzo, il YouTopic Fest, la tre giorni organizzata dall’associazione Rondine cittadella della Pace per accogliere la vera sfida che viene dal futuro: costruire una nuova coscienza del “cittadino del Terzo Millennio”. Saranno oltre 160 gli studenti che arriveranno dall’Italia e dal mondo per raccontare i progetti di coesione sociale che stanno realizzando dopo aver frequentato la scuola dell’associazione…

di Anna Spena

Costantino, 17 anni, un anno fa è partito da Avellino per andare a Rondine, piccola frazione del comune di Arezzo. Costantino è uno dei 27 ragazzi, tutti di 17 anni, che ha mandato la candidatura all’associazione Rondine cittadella della Pace per trascorrere un anno scolastico lì con l’associazione. «Quando sono arrivato di hanno chiesto di pensare a qualcosa che potesse aiutare il mio territorio, la Campania. “Ah! È ‘na parola!” ho pensato. Non avevo nessuna esperienza ma a Rondine ho trovato un supporto. Ho pensato a quello che più mi faceva rabbia della mia terra e veramente non sopportavo; ogni volta che ascoltavo il Tg regionale sulla "Terra dei fuochi" era come se mi avessero dato un pugno allo stomaco. C'è stato un periodo in cui facevo fatica a mangiare quello che mamma mi preparava perché timoroso dell’origine del cibo. “Da dove viene questo, e quest'altro…? Dove hai comprato questo?“ le chiedevo sempre».

Così dopo l’anno a Rondine (che si è appena concluso) Costantino ha scritto un progetto sociale sulla Terra dei Fuochi: «Il mio progetto si divide in tre fasi: formazione sul tema dell'ecologia, in particolare trattare il problema ambientale della Terra dei Fuochi, realizzazione di un progetto da parte delle classi coinvolte, viaggio d’istruzione e confronto tra le varie classi delle conoscenze acquisite».

Veronica, invece, che per un anno è stata compagna di classe di Costantino ha scritto un progetto per e sulla scuola: «La Sardegna è la regione italiana con il più alto numero di abbandoni scolastici», racconta. «Il progetto si basa sul dialogo e sul confronto». I progetti di Veronica e Costantino, insieme a quelli degli altri ragazzi, saranno presentati durante la tre giorni che parte oggi a Rondine “YouTopic Fest. Un utopia reale per un modello globale di convivenza pacifica”. intende raccogliere la vera sfida che viene dal futuro: costruire una nuova coscienza del “cittadino del Terzo Millennio”.

Quello dell’associazione Rondine Cittadella della Pace è il primo festival internazionale per cercare di trasformare un’utopia reale in un modello globale. «Ancora una volta vogliamo rovesciare le dinamiche che inchiodano le relazioni», afferma il presidente di Rondine, Franco Vaccari, «e vogliamo mettere al centro i giovani in quanto attori del cambiamento, a partire da coloro che hanno vissuto a Rondine con il proprio nemico dimostrando che i conflitti si possono superare. Saranno loro, a Rondine, a condurre il dialogo con i rappresentanti istituzionali, diplomatici, autorità del mondo religioso e della cultura disposti ad accettare la sfida per fondare un nuovo modello di cittadinanza».

Quarto anno liceale di eccellenze Rondine” è alla sua prima edizione. L’obiettivo è quello di lasciare ai ragazzi, dopo un anno di scuola, le capacità e le conoscenze per sviluppare un progetto di coesione sociale che crei comunità. Dopo gli orari classici di lezione (ci sono tre indirizzi: liceo classico, scientifico e scienze umane); il pomeriggio si tengono incontri con esperti che supportano i ragazzi nella stesura dei progetti. Nei tre giorni di festival ad Arezzo saranno presenti anche le “160 rondini d’oro” come le chiama l’associazione.

Le “160 rondini” sono gli ex studenti internazionali di Rondine provenienti da 25 Paesi diversi (Medio Oriente, Africa, Balcani, Caucaso, America) che dal 1997, anno di fondazione dell’associazione, si sono susseguiti tra i banchi delle scuole. L’obiettivo di questi anni è stato quello di mettere in relazione giovani ragazzi provenienti da Paesi spesso in conflitto tra loro, come ad esempio Israele-Palestina; Serbia – Kosovo.

Ogni anno vengono accolti 30 ragazzi, a volte arrivano carichi di odio e poi scoprono che ognuno di loro ha una versione diversa della storia rispetto all’altro che alimenta l’idea del nemico. poi si conoscono e le idee, le prospettive e i punti di vista cambiano. I ragazzi che sono arrivati in questi anni studiano, per i primi tre mesi, intensamente l’italiano perché, parallelamente alla partecipazione alla scuola di Rondine, l’associazione paga loro un master nelle università italiane con l’obiettivo, una volta tornati nel loro Paese, di sviluppare progetti di cooperazione internazionali per creare comunità.


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